QUALE è LA BESTIA?

 

SENZA PAROLE

 

VIENNA – "Ha ammesso di aver tenuto segregata la figlia per 24 anni e di essere il padre dei 7 bambini”

Rischia l’ergastolo Josef Fritzl, il 73enne austriaco accusato di aver tenuto segregata per 24 anni la figlia Elisabeth, e di averla costretta a partorire sette figli-fratelli, frutto dell’incesto. Ma la prigione a vita sarebbe l’eventuale conseguenza del reato (se provato) di omicidio per omissione di soccorso di uno dei sette bambini: uno dei due gemelli che nacquero nella primavera del 1996, morto ancora neonato; il corpicino fu bruciato dal padre in una fornace. A parlare di ergastolo è il portavoce della procura di Sankt-Poelten.

La seconda accusa in ordine di gravità è lo "stupro con conseguente gravidanza", da 5 a 15 anni di reclusione. L’incesto rappresenta un’aggravante e non un reato a se stante.  Quanto al sequestro di persona, terzo capo di imputazione, è passibile di 10 anni di carcere. Ma le pene non sono cumulabili. Josef Fritzl ieri si era detto colpevole di sequestro di persona e di stupro, e aveva ammesso anche la nascita di sette bambini, la morte di uno di loro e la distruzione del cadavere. Però, di fronte al giudice istruttore, ha scelto il silenzio.

I risultati dell’esame del Dna hanno intanto confermato che Josef Fritzl è il padre dei sei bambini avuti dalla figlia Elisabeth, incastrando definitvamente l’uomo.

 

AMORE MATERNO

 

Un piccolo canguro albino è nato nello zoo di Tashkent, capitale dell’Uzbekistan.

La mamma si prende cura di lui con una tenerezza infinita……

 

02canguroalbino

 

SENZA PAROLE……..

 

resistenza

 

-25 Aprile –

 

 

Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi

non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non con la terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non con la neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non con la primavera di queste valli
che ti vide fuggire

ma soltanto col silenzio dei torturati
più duro di ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo

su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre

Resistenza

Piero Calamandrei

 
 
 
 

la fierucola

fierucola3

 
 

La fierucola

 

 In una delle più belle piazze di Firenze, piazza Santo Spirito, ogni terza domenica del mese c’è la fierucola .

Ogni mese ha un tema particolare, così una volta è quella dei legnaioli, o quella dei cestai o dei vinai e degli oliandoli…

Vengono i contadini e i proprietari di piccole aziende per lo più familiari, con i loro prodotti.

 

 

fierucola2

 

 

Ci sono alcuni frantoi che presentano il loro olio e vino dei colli toscani, vengono i caciai con i loro formaggi – la quasi totalità è data da formaggi caprini (visto che non si possono permettere le mucche!) di tutti i tipi e di tutte le forme, freschi e stagionati, gli yogurt naturali, latticini e ricotte. Poi i panai, pane di tutte le farine e di mille forme, torte salate, dolci e biscotti… tutto rigorosamente naturale.

C’è sempre un’anziana coppia che scende dalle colline pistoiesi per far gustare i necci (che ovviamente fanno lì per lì) con ricotta e raveggiolo.

Poi salsine, marmellate, spezie di ogni genere.

Puoi trovare matasse di lana tinte con i colori naturali…. Il colore che dà la cipolla alla lana è affascinante!!!.

C’è una signora che cuce abitini per bambini e camicette, capi di una freschezza e grazia uniche ….. senza avere la macchina da cucire….

 

 

 

fierucola1

 

Insomma un tuffo nella natura, nel ben-essere….

Il mercatino è sempre affollato: sarà anche di moda, certo è che non vi si trova solo roba buona ma anche persone che amano veramente il lavoro che fanno, anche se è faticoso e poco redditizio, che hanno ancora il gusto di raccontare il loro lavoro e sono affabili e non insistono mai perché tu compri qualcosa….

 

fierucola6

 

Domenica scorsa era la Fierucola della casa. Ho passato un po’ di tempo a parlare con il ramaio mentre con il suo martelletto batteva sulla lastra di rame creando lavori bellissimi.

 

fierucola5

 

Ho chiacchierato a lungo con la “signora dei ravanelli”…

 

fierucola4

 

Ho ritrovato il mio amico francese, che oramai vive nella campagna fiorentina , che fa delle spezie dagli aromi particolari….

Un tuffo nell’utopia? Forse, ma una volta ogni tanto fa bene anche quella!

 

 

 

Pubblicità

 

PUBBLICITA’

pubblicità!

 

 

La settimana scorsa ho fatto un esperimento: ho raccolto tutta la pubblicità che veniva messa nella mia cassetta.

Alla fine della settimana l’ho pesata.

Mi dispiace che la mia macchinetta non mi permetta di fare foto ravvicinate,

non ho potuto fotografare il peso segnato dalla bilancina.

Vi dovete fidare di quello che vi dico: Kg. 0,890!

Nel mio palazzo siamo 14 inquilini… se non vado errata sono Kg. 12,460!

Provate a fare qualche moltiplicazione….

Non c’è altro da aggiungere!!!!

 

 

 

Padre nostro

 

 

 

Tratto da Nostro Padre di Kurt Marti,

 

 

 

…..perdonaci le nostre colpe
e le colpe di coloro
che con noi
di colpa si sono macchiati

 

e ciò
che sembra non essere colpa di nessuno
costrizioni fatalità ignoranza

 

e il nostro sospetto
che tu stesso possa esserti macchiato
di tanta miseria di troppo dolore

 

perdona
come noi

 

 

 

Contro Giuliano

 
 

I libri che leggo sono spesso pieni di frasi sottolineate. Ho cominciato oggi a leggere "Contro Giuliano" di Adriano Sofri.

Queste frasi non mi è bastato sottolinearle, le ho volute qui, in risalto, perchè le trovo veramente belle e condivisibili.

 

 

 

"Che cosa facciamo con le nostre amicizie, quando non coincidano con l’accordo delle idee e anzi conoscano un forte dissenso?

La mia risposta è che non sacrificherei l’amicizia.

Non sacrificherei nemmeno le idee.

Non si tratta semplicemente di venirsi reciprocamente incontro.

Idee dissenzienti, maneggiate con il rispetto e l’affetto e perfino il tifo fatto per l’altro, non possono che guadagnarne anche d’intelligenza e di chiarezza.

E’ quello che spero.

 

 

(Adriano Sofri – "Contro Giuliano – Noi uomini, le donne e l’aborto)

Italia

 
Il mio blog è assolutamente apolitico, però permettetemi – una tantum – un commento alla situazione post-elezioni:
 
 
 
Apprese le sorti dell’Italia
esprimiamo il nostro cordoglio.
 
 
 
 
 

autunnale barocco

 

LA POESIA CI SALVERA’ LA VITA

 

 

 

Autunnale barocco

 

 

Il buon tempo antico era una grossa mela
posata su una nuvola d’ovatta,
uno specchio barocco con una succosa candela,
una rossa rosa spampanata.
Il buon tempo antico era mia madre
col macinino del caffè tra le ginocchia,
e le nere gelse e i sonagli del mare
e il crepitare verdognolo di una ranocchia.
Il buon tempo antico era il signor Botticelli
con un bouquet di variopinte primavere
e una manciata di tremuli uccelli.
Era il calduccio di casa nelle umide sere,
l’infuso di tolù, menta e limone
e i pupi di zucchero sul canterano.
La casa ora è cieca, ma un fioco lampione
si ostina a illuminarla, avvizzito guardiano.

 

(Angelo Maria Ripellino)

 

 

Firenze- P.zza della Repubblica

 

la giostra

 

LA GIOSTRA

 

 

 

Pupetta non sta più in sé dalla gioia!

Oggi andrà in città con la nonna….

La sua famiglia abita in una bella casa in campagna, con un grande prato davanti, e l’orto, le galline e i coniglietti : lei si prende cura di loro, fa attenzione che non gli manchi mai né il cibo né l’acqua pulita.

Con i conigli fa delle lunghe chiacchierate e loro sembrano attenti, con le orecchie dritte e gli occhi vispi.

Ora poi ci sono i pulcini che sono così bellini!

Pupetta è felicissima di vivere in quel posto magico…però … però il suo fratellino va tutti i giorni a scuola in città e prende quel grande autobus blu…..

Pupetta è andata in città qualche volta, ma sempre con i genitori, in macchina. Sono andati in un grande supermercato a fare le spese: bello, sì, c’è scappato anche un regalo per lei… però della città non ha visto niente.

Questa volta invece, la nonna ha cercato dei bottoncini speciali per il golfino che le sta facendo ma la botteghina del paese non ne ha, così ha deciso di andare in una merceria grande, in città… e la porta con sé.

Figurarsi la gioia di Pupetta quando glielo ha detto!!! In città e per di più con l’autobus.

Così ora sono alla fermata: l’autobus arriva e Pupetta si arrampica con un po’ di fatica… che scalini alti!!!

“Nonna, posso timbrare io i biglietti?” Anche questa è una cosa nuova…

Per fortuna la vettura è quasi vuota e Pupetta si siede con la nonna nei primi posti: vedere così dall’alto è tutto diverso.

E’ incantata a guardare la strada che sembra correre via velocemente, con le macchine e tutte le case che via via si fanno più grandi…. Che palazzoni!!

Ecco, sono arrivate.

Pupetta scende di corsa e allunga la manina per aiutare la nonna, che sorride divertita.

La merceria è un negozio fantastico….. lei resterebbe lì tutta la giornata a guardare quanto c’è in giro: nastri colorati, lane e cotoni, ed ecco i bottoni…. Pupetta e la nonna scelgono dei bottoncini a forma di fiore… chissà come staranno bene sul golfino nuovo…

Nonna guarda l’orologio… è presto, c’è tempo prima che la corriera riparta…

“Vieni Pupetta, andiamo a vedere in piazza, ci dovrebbe essere…” “Cosa, nonna?”…La nonna sorride….

Eccole nella piazza.

Pupetta sgrana gli occhi: in mezzo alla piazza c’è una giostra grande, con i cavalli e le carrozze – come quelle delle principesse – con tante luci e tanti colori ed una musica allegra che accompagna il suo lento girare…

”Posso, nonna?” “Ma certo!”.

Mentre finisce il giro Pupetta osserva attenta per scegliere dove salire.

C’è un bel cavallo bianco…. “Quello lì, nonna!”. Il giostraio l’aiuta a salire perché il cavallo è alto….

Piano piano la giostra comincia a muoversi, il cavallo dondola lento….

Pupetta si guarda intorno felice.

La nonna si è seduta su una panchina lì vicino e guarda…. Si ricorda di quando era lei bambina, quanto le piaceva salire sulla giostra!

Anche lei preferiva il cavallo e si reggeva forte alle briglie perché quel girare le dava una sensazione di vertigine che le faceva chiudere gli occhi e sognare ….

Anche Pupetta ora ha gli occhi chiusi: sogna di essere sul cavallo del Principe Azzurro e sta andando verso il castello sulla montagna……

Il cavallo dondola piano piano e una musica leggera accompagna il galoppo…..c’è ancora tanta strada da fare….

Ma….

La musica è finita, il cavallo si è fermato e la nonna la sta chiamando!

Pupetta salta giù e corre verso la nonna; è così felice che le saltella accanto chiacchierando continuamente…

Ecco l’autobus. E’ ora di tornare a casa.

Pupetta si appoggia alla nonna, stanca.

“Sai nonna, quando arriviamo a casa vado subito a raccontare ai coniglietti cosa ho fatto oggi!!!”

 

Carciofi alla romana

 

 

 

Oggi:

 

 

CARCIOFI ALLA ROMANA

 

Secondo me i carciofi sono dei “ganzi”, tanto per dirla alla fiorentina….

Non si fanno corrompere dagli uomini: ci sono solo in questo periodo, stagionali sono nati e stagionali restano. Sono belli, buoni, fanno bene….e si fanno desiderare……

Proprio per questa ragione è così bello vederli sulla tavola, tanto che mi è venuta voglia di fotografarli…. Già cotti….

 

 

carciofi alla romana

 

 

Si prendono dei bei carciofi e si preparano come di solito, levando le foglie più dure, tagliando abbastanza a fondo la punta, liberando il gambo dai filamenti più duri.

Si schiacciano dalla parte della punta per farli aprire un po’ e si condiscono con uno spicchietto di aglio e sale.

In una pentola (io li faccio nella pentola a pressione che mi dimezza il tempo di cottura, ma va bene anche cuocerli in una pentola normale) metto un giro d’olio, vi appoggio i carciofi a testa in giù, li condisco ancora con sale e olio.

Metto un po’ d’acqua nella pentola (nella pentola a pressione ne basta poca, in una pentola normale ce ne vuole di più perché rischiano di bruciacchiarsi se l’acqua si asciuga) ancora qualche spicchietto d’aglio e sono pronti per la cottura.

Nella pentola a pressione bastano 15 minuti. In una pentola normale almeno mezz’ora, poi vanno controllati provando con la forchetta sul gambo per sentire se è tenero al punto giusto.

E’ una ricetta semplice ma gustosa e sana.

A casa mia vanno a ruba: quelli della foto sono una porzione…. E non sono neppure contenti…