TRENI
Tu che sei in viaggio,
sono le tue orme
la strada, nient’altro.
Tu che sei in viaggio,
non sei su una strada,
la strada la fai tu andando.
Mentre vai si fa la strada
e girandoti indietro
vedrai il sentiero
che mai più calpesterai.
Tu che sei in viaggio,
non hai una strada,
ma solo scie nel mare.
Ho finito oggi il libro TRENI di Ettore Mo.
Ho viaggiato in lungo e in largo per il mondo in compagnia di questo grande scrittore-giornalista, che – come mezzo di trasporto – ha prediletto il treno che consente di entrare nel cuore e nelle emozioni dei luoghi e delle persone che li abitano.
Nel Sahara e in Birmania, a Salonicco e Atene, in Bolivia fino al villaggio in cui fu ucciso il Che, al ponte sul fiume Kway e ai piedi dell’Himalaya, con la sua scrittura Mo mi ha fatto condividere le esperienze, la vita e la storia di una umanità che è lontana dal mio orizzonte quotidiano per chilometri e per cultura.
La poesia di Antonio Machado, che apre questo post, è la dedica che mi ha fatto l’amica che mi ha regalato il libro.
Vi ritrovo il senso del viaggio – anche se oramai viaggio col pensiero, senza preparare valigie….