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IL COTTO DELL’IMPRUNETA
Nelle colline tra i fiumi Greve ed Ema si trova la bellissima cittadina di Impruneta.
La natura favorevole e la vicinanza alla città di Firenze hanno fatto sì che qui nascesse la “civiltà del cotto”.
Il territorio, che è ricco di un’argilla ottima e resistente ha reso l’arte della terracotta imprunetina un elemento primario dell’identità culturale del luogo.
Numerose famiglie di fornaciai si tramandano da secoli le antiche tecniche di lavorazione.
Reperti archeologici parlano già degli etruschi, ma l’arte di trattare le terre argillose risale intorno al 1098, ma è nel 1308 che si trova il primo documento che parla della costituzione di una “corporazione dei maestri della terra cotta” a S.Maria dell’Impruneta.
Con lo sviluppo artistico di Firenze, la tradizione delle terrecotte dell’Impruneta raggiunse il culmine sia per i manufatti di uso domestico, ornamento e decoro, che per i materiali edilizi per chiese e palazzi. Tutti gli scultori più grandi si cimentarono con la terracotta, prima fra tutte la bottega dei Della Robbia.
Firenze si rivestì del caldo rosso della terracotta imprunetana, dalla cupola del Brunelleschi e del complesso laurenziano ai grandi palazzi fiorentini.
Forse il più alto risultato fu ottenuto con il pavimento della Biblioteca Laurenziana disegnato da Michelangelo, in cui oltre al rosso del cotto appare il bianco …
Nel rinascimento iniziano ad essere sempre più usati gli elementi decorativi come vasi, colonnette, stemmi, per decorare ville e giardini.
Ultimamente l’attività si è differenziata e specializzata: da una parte la lavorazione industriale con la produzione di pavimenti e laterizi di qualità, dall’altra quello artigianale che utilizza ancora le vecchie tecniche per la lavorazione di orci, vasellame e pezzi d’arredo.
Nel processo produttivo industriale non vengono usati additivi (ossidi o smalti) ma solo argilla impastata con l’acqua e cotta in forni a metano che funzionano a 1000° per 50 ore.
Una bio architettura “ante litteram”…
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Mi sono sempre piaciuti i vasi di terracotta. Un giorno, quando avrò un giardino, lo riempirò di questo tipo di vasi.
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Il cotto dell’Impruneta è veramente magico (purtroppo anche molto caro)!!
Il colore, le forme, i rilievi li rendono unici…. io ho solo un piccolo vaso, ma rende il geranio che c’è dentro più bello….
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