Il Barbiere di Siviglia

 

Una serata speciale

 

 

 

 

la platea2

 

 

Ieri sera sono andata a vedere Il Barbiere di Siviglia di Rossini.

Da 7 anni, durante l’estate, il magnifico Prato delle Colonne del Giardino di Boboli viene trasformato in un grande teatro, un bellissimo connubio tra cultura musicale e patrimonio storico-artistico.

Il Barbiere di Siviglia è il capolavoro di Rossini. Trae origine da una celebre commedia francese di Beaumarchais.

I sei personaggi (Figaro, Rosina, il Conte d’Almaviva, don Bartolo, don Basilio, Berta e Fiorello) ruotano intorno alla classica storia di un amore ostacolato che, dopo una serie di peripezie, di scene comiche e a volte grottesche, e arie famosissime, avrà il suo lieto fine nel matrimonio di Rosina con il Conte.

Lo spettacolo è stato fantastico, esilarante e travolgente; il cast era formato da cantanti che oltre alle ottime qualità vocali avevano grandi capacità istrioniche, tali da far comprendere le situazioni anche agli stranieri – presenti numerosissimi – o a chi non conosceva lo svolgimento dell’opera.

Tutti bravissimi, ma la caratterizzazione che fa Giovanna Donadini della cameriera Berta è quanto di più spassoso ci possa essere, tanto da ricevere applausi a scena aperta.

Indubbiamente, oltre alla bravura degli interpreti, c’è stata la brillante interpretazione di questa straordinaria opera buffa del regista Beppe de Tomasi, un grande nome della regia lirica, che ha messo in scena più di 120 opere italiane e straniere.

La sapiente bacchetta del Maestro Marco Balderi ha diretto con grande bravura l’orchestra e il coro.

Musica, scenografia e voci seguivano con precisione il ritmo musicale, costruendo una scena in perfetta sintonia con le frizzanti note rossiniane.

Il teatro all’aperto d’estate è sempre suggestivo…. mi ricordo le serate alle Terme di Caracalla a Roma: l’inizio con il cielo che ancora è abbastanza luminoso e la luce che via via diminuisce fino all’apparizione delle stelle (al posto del soffitto dei teatri  che – per quanto bello sia – non può competere con l’incanto di un cielo estivo); e, in particolare, qui a Boboli le lucine leggere dell’orchestra nel golfo mistico, il direttore che al secondo atto arriva accompagnato da una maschera con la sua piccola pila in mano, e la  cornice degli alberi e delle colonne che rendono famoso quel prato, che diventano parte integrante della scena  e aumentano la suggestione  del momento….

 

 

 

Figaro

 

 

 

Una cosa molto bella è che per ogni biglietto venduto andranno alla Fondazione Meyer (l’ospedale pediatrico di Firenze) 50 euro di cui 25 donati dallo spettatore e 25 donati dalla Multipromo Operafestival. La collaborazione con il Meyer prevede anche la possibilità di invitare i bambini dimessi nei giorni precedenti alle rappresentazioni accompagnati dai loro genitori ad assistere alle opere e a visitare durante gli intervalli il misterioso e divertente mondo del dietro le quinte.

 

E ora la sinfonia……

 

 

http://www.youtube.com/watch?v=_onNwWNaIaI

 

Buon ascolto!!!!

 

 

 

 

 

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