Il pranzo!!

 

IL PRANZO DELLE ATLETE

 

La nostra dolcissima insegnante di ginnastica (medica…..) si è sposata l’estate scorsa.

Quest’anno, durante le vacanze di Natale, ha invitato tutta la “classe” a casa sua a pranzo.

Il nostro gruppo è formato da 7 donne (non vi dico l’età, la “decana” ne ha 86…..e vi sfido a riconoscerla fra tutte…) e due uomini.

Proprio a causa delle vacanze mancavano quattro di noi..

Le nostre lezioni di ginnastica sono sempre allegre…. Il passare del tempo fa diminuire l’equilibrio, l’agilità… magari un po’ anche la coordinazione, però riusciamo a prenderci in giro, a sorridere dei nostri “ohi ohi”….

C’è da dire che quando per qualche ragione si salta una lezione le ossa protestano per cui facciamo i nostri esercizi con tutto l’impegno possibile….

 

 

Dunque il 27 dicembre arriviamo da lei a piccoli gruppi, verso le 12.30.

Ci accolgono Elisa e Luca e la loro gattina deliziosa….

 

 

La tavola apparecchiata con tutte queste golosità….. come fare a resistere!

 

 

 

Un po’ alla volta diamo un bel colpo ai piatti….. crostini, lasagne, piselli e olive di tutti i tipi…. il cinghiale, l’arista….Poi il dolce…..

Non si può proprio dire che non abbiamo fatto onore alla cuoca….

Poi un po’ a chiacchiera, così, in tutta semplicità: questi due ragazzi sono splendidi e nonostante la differenza di età si sta veramente bene con loro…

Intanto Elisa passa con i biscottini fatti in casa….. buoniiiiiii!

 

 

 

A grande richiesta poi viene aperto il librone delle foto del matrimonio… ci sediamo vicine per vederlo tutte insieme…

 

 

E…gran finale…. Foto di gruppo con insegnante!!!!

 

 

 

 

 

 

Incontri

 

 

UNO STRANO INCONTRO

 

 

Stazione di Santa Maria Novella a Firenze.

Sto aspettando mio nipote che arriva da Roma (la prima sosta dopo essere arrivato dall’Argentina) con due dei suoi “ragazzi” argentini, Paco e Massi…

Sono arrivata un po’ in anticipo perché con il traffico e le strade tutte buttate all’aria non si sa mai quanto tempo ci può volere…

Ho trovato un posticino a sedere, tra tanti che aspettano di partire o – come me – qualcuno che arriva….

Mi attira l’attenzione un omino con un cappotto di colore indefinito che gira tra la folla con dei fogli in mano.

Chiederà l’elemosina, immagino…

La gente non alza neppure la testa per guardarlo e tanto meno guarda il foglio che ha in mano…lui insiste un po’, per vedere se almeno danno un’occhiata al foglio, poi si allontana…

Mi fa tanta tenerezza, specie nelle stazioni si vedono tante persone sole – li chiamiamo barboni, facendo di tutt’un’erba un fascio, ma chi può sapere perché sono lì?

Così, quando mi si avvicina lo saluto… mi fa un sorriso enorme e sdentato, come quello dei bambini piccoli – come avrei voluto avere la macchina fotografica in quel momento!!!

Mi porge il suo foglio: “tieni” – dice – “prendilo, l’ho scritto io”… e questo è il foglio che mi trovo in mano

 

 

Ricambio con il cuore (e non solo) questa sorpresa e gli chiedo qualcosa di lui, ma sorride e va via buttandomi un bacio e salutando con la mano, come un vecchio amico

 

Mino Reitano

 

MINO REITANO

 

Un cantante e le sue canzoni…

Certamente un po’ “trash”, ma sicuramente una persona legata ai valori della famiglia, onesta, buona…

Mi ha sempre fatto sorridere sentirlo cantare, così infervorato….

 

 

 

Buon viaggio Mino…..

 

Memoria

 

IL GIORNO DELLA MEMORIA

 

 

 

 

Mercoledì scorso ho rivisto alla TV  “Schindler’s List”.

In questi giorni vengono proposti films, interviste…..

Il 27 gennaio è la giornata della memoria, che ricorda le vittime dell’Olocausto e della resistenza al nazifascismo, che fu celebrata per la prima volta in Italia nel 2001.

Dopo otto anni mi pongo alcune domande:

Il ricordo ha realmente sensibilizzato? Riconcilia o esaspera i conflitti? Presto si passerà dalla fase storica nella quale la memoria della Shoah ha potuto ancorarsi alla testimonianza diretta di chi c’era, a quella in cui spetterà a noi, soprattutto ai giovani, mantenerla viva, raccogliere il testimone, fare in modo che non si disperda.

I vuoti creati dall’ oblio che per forza di cose  nascono dalla  memoria individuale, nella memoria collettiva saranno colmati dagli storici che la completeranno con la loro ricerca e revisione.

Così è avvenuto e avviene per il periodo storico che più ci condiziona nel presente ed e forse uno dei più controversi e che purtroppo ci tocca con tanto dolore.

Quando si parla di genocidio il primo ricordo va alla Shoah, culmine di un millenario antisemitismo che ha dato luogo a una carneficina tecnicamente organizzata.

Così ancora una volta, e giustamente, ricordiamo la Shoah. Ogni coscienza libera dovrebbe sentire come dovere non dimenticare queste tragedie ..

Quello perpetrato dal nazismo non è stato però l’ unico genocidio del secolo.

La memoria collettiva e persino la ricerca storica hanno a lungo rimosso ogni traccia di quello che può essere considerato i l prologo di Auschwitz: il genocidio degli  armeni ad opera della Turchia.

E perché non il grande genocidio perpetrato in Russia con la creazione dei gulag?

Come non ricordare Sabra e Shatila?

E il Ruanda, che è teatro di uno dei più spaventosi massacri del nostro secolo, o la strage dei Curdi?

Sarebbero stati possibili questi massacri  se fossero stati adeguatamente denunciati e condannati su scala mondiale?

Questi ho ricordato perché mi hanno particolarmente toccato..

Ho lasciato per ultimo l’orrore della Cambogia: proprio perché ha assistito in prima linea a questi avvenimenti, Tiziano Terzani ha riconsiderato il senso della vita. E’ proprio a partire dalla storia cambogiana che Tiziano ha chiuso con la sua militanza politica per iniziare  quel percorso interiore che lo ha portato alla pacificazione negli ultimi giorni della sua esistenza.

 

 

 

 

 

 

Popeye

 

OGGI – Un Compleanno

 

Oggi compie 80 anni un simpatico, divertente omino…..

Chi?

Ma lui!!!

 

 

Nasce dalla matita di Elzie Crisler Segar e fa la sua prima comparsa ufficiale il 17 gennaio del 1929, solo 80 anni fa. Braccio di ferro (Popeye) è un marinaio, mezzo guercio, malforme, calco, sdentato, che porta sempre una pipa in bocca. Ricoperto di masse muscolari, localizzate agli avambracci, con il tipico tatuaggio marinaio dell’ancora. Simpatico, bonaccione, altruista, con un linguaggio non certo da università. Lo affiancano nel suo lungo cammino nei cartoon, personaggi quali Poldo Sbaffini (Wellington Wimpy), pigro, grasso, sempre affamato, capace di buttare nello stomaco interi camion di panini. C’è quindi Pisellino, un neonato vestito con un lungo camicione bianco, che arriva a Braccio di Ferro con un pacco postale, spedito non si sa da dove. C’è poi l’amore di sempre, Olivia (Nive Olil), allampanata e lungacciona, che gli viene contesa da Bruto (Brutus). Bruto, grande, grosso e forse più forte di Braccio di Ferro, deve però piegarsi sempre a questi, allorquando arriva il provvidenziale aiuto della scatola degli spinaci. Braccio di Ferro pur non avendo mai commercializzato spinaci si trovò al centro di una simpatica manifestazione di affetto e ringraziamento da parte dei coltivatori di spinaci di Crystal City nel Texas, questi a seguito dell’enorme fortuna avuta dopo la comparsa del marinaio, gli eressero una statua nella piazza principale della cittadina.

(Da “Società” di Vittorio Savino)