SIGNORE E SIGNORI…. ECCO IL CARNEVALE!!!
La parola carnevale deriva dal latino "carnem levare" ("eliminare la carne"), poiché anticamente indicava il banchetto che si teneva subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima.
I festeggiamenti si svolgono spesso in pubbliche parate in cui dominano elementi giocosi e fantasiosi; in particolare l’elemento più distintivo del carnevale è la tradizione del mascheramento.
Benché faccia parte della tradizione cristiana, i caratteri della celebrazione carnevalesca hanno origini in festività ben più antiche che, ad esempio nelle dionisiache greche e nei saturnali romani, erano espressione del bisogno di un temporaneo scioglimento degli obblighi sociali e delle gerarchie per lasciar posto al rovesciamento dell’ordine, allo scherzo ed anche alla dissolutezza.
Il carnevale di Viareggio
E’ considerato uno dei più importanti e maggiormente apprezzati carnevali d’Italia e d’Europa.
A caratterizzarlo a livello internazionale sono i carri allegorici più o meno grandi che sfilano nelle domeniche fra gennaio e febbraio e sui quali troneggiano enormi caricature in cartapesta di uomini famosi nel campo della politica, della cultura o dello spettacolo, i cui tratti caratteristici – specialmente quelli somatici – vengono sottolineati con satira ed ironia.
La tradizione della sfilata di carri a Viareggio risale al 1873, quando alcuni ricchi borghesi, decisero di mascherarsi per protestare contro le troppe tasse che erano costretti a pagare. Da allora ogni anno questa sfilata permette di realizzare carri che interpretano alla perfezione il pensiero e il malcontento di tanta gente,e sul finire del secolo comparvero i carri trionfali.
La prima guerra mondiale sembra distruggere, insieme alla Belle époque, anche il Carnevale a Viareggio, che invece rifiorì addirittura più splendido e grandioso. La pausa bellica durò 6 anni. La manifestazione riprese nel 1921 e i carri – che sono i più grandi e movimentati del mondo – sfilano lungo la passeggiata a mare, un viale di oltre tre chilometri che si snoda tra la spiaggia e gli edifici di stile liberty che si affacciano sul mar Tirreno.
I carri
I carri sono fatti di cartapesta.
La cartapesta è un preparato composto da acqua, colla, gesso e carta. Il procedimento di lavorazione parte dalla creazione di un modello in argilla. Con una colata di gesso su questo modello si ottiene il negativo del calco, all’interno del quale vengono applicate le strisce di carta che sono state precedentemente imbevute in un composto di acqua e colla. Grazie a questo materiale i carristi riescono a plasmare masse e volumi molto grandi e, grazie alla leggerezza delle forme vuote, il carro è una struttura semovente spettacolare. Le strisce vengono poi fatte aderire al calco, che ha poi bisogno di molte ore per l’asciugatura.
In seguito si stacca il calco di cartapesta e, dopo averlo levigato con carta vetrata, si procede alla decorazione con colori acrilici o a tempera, che vengono ricoperti da un’ulteriore vernice lucida di protezione.
Il primo carro di cartapesta fu realizzato a Viareggio, nel 1925 : "I cavalieri del Carnevale" di Antonio D’Arliano. Attualmente uno dei grandi maestri riconosciuti della cartapesta è Arnaldo Galli che insieme a Silvano Avanzini ha collaborato per la costruzione di materiali di scena in film di Federico Fellini.
15 dicembre 2001 è stata inaugurata la nuova sede di costruzione dei carri mascherati, il complesso della Cittadella. Essa si trova nella zona nord della città, i carri sono all’interno di hangars che possono essere visitati da gruppi e singoli non soltanto durante il periodo carnevalesco. Inoltre questo complesso è anche un centro di cultura e spettacolo con spazi aperti utilizzabili tutto l’anno: la piazza ellittica delimitata dagli hangars stessi è un’ottima location per concerti ed eventi vari; essa è stata infatti adibita per l’ormai tradizionale Festival di Gaber dedicato all’omonimo artista e a numerosi concerti e musical di livello mondiale per tutto il periodo estivo. All’interno invece è stato realizzato un museo e un percorso guidato sulla storia del carnevale cittadino.
CARNEVALE A VENEZIA
Oltre che per le meravigliose maschere antiche, il carnevale di Venezia presenta un evento spettacolare…il volo dell’angelo!
Verso la metà del 1500, tra le varie manifestazioni e spettacoli organizzati in città, fu realizzato un evento straordinario che fece molto scalpore: un giovane acrobata turco riuscì, con il solo ausilio di un bilanciere, ad arrivare alla cella campanaria del campanile di San Marco camminando, nel frastuono della folla sottostante in delirio, sopra una lunghissima corda che partiva da una barca ancorata sul molo della Piazzetta. Nella discesa, invece, raggiunse la balconata del Palazzo Ducale, porgendo gli omaggi al Doge.
Nel 1759, l’esibizione finì in tragedia: l’acrobata si schiantò al suolo tra la folla inorridita. Probabilmente a causa di questo grave incidente, l’evento fu vietato
Nel 2001, primo Carnevale del millennio, il celebre Volo della Colombina dal campanile di San Marco è tornato , un vero e proprio spettacolo, con un novello Angelo che, scendendo dal campanile di San Marco fino alla loggia di Palazzo Ducale, inscena l’antico rito di omaggiare di uno scettro il doge che proclama l’inizio del Carnevale in un tripudio di coriandoli e palloncini
grazie per la tua bella dedica guardando le tue belle fotografie sul carnevale mi sono ricrdata che alle medie un insegnante di disegno ci insegnò a preparare un personaggio in carta pesta e ci lavorammo parecchio e poi lo vedemmo sfilare assieme ad altri carri che allegria!!!certo il carnevale veziano deve essere magnifico ciao cara fausta un grosso bacio
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Nonostante abbia studiato otto anni di latino, non conoscevo il significato della parola"carnevale", molto interessante!Anche dalle nostre parti sfilano i carri. Quando mia figlia era piccola li giravamo tutti e la vestivamo sempre in maniera bizzarra. Era uno spasso!Sono stata una sola volta al carnevale di Venezia. Che divertimento! Unica controindicazione: non devi aver paura della folla!!!!!
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Non amo il Carnevale e tutti gli annessi e connessi ad esso legati a parte i dolci.. ho fatto pranzo solo con quelli… " sfingi chiacchiere e pignolata… semplice e sola farina con acqua… e poi fritti e coperti di miele! una leccornia per me!
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Neppure io amo il carnevale e non mi piace stare nella folla, però è comunque un "fatto" di costume, che è amato da tanti….Penso che anche in questo caso valga molto lo spirito col quale si vivono questi avvenimenti…Cosa sono le "sfingi"?
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che bello il carnevale pero’ sai? ho sempre amato mascherarmi e poter dare sfogo ai desideri repressi negli altri giorni invece io, per esempio, quando a 45 anni, ebbi la brillantissima idea di vestirmi da Wonderwoman, con un gonnellino pantalone cortissimo (naturalmente cucito da me e su misura) corto da matti, cosa che non ho mai fatto nei normali giorni della mia vita.quando ero piccola odiavo mascherarmi, da grande poi invece …………….. chissa’ perche’! ma forse lo so da sola il perche’: ero frustratissima e repressa, allora mi sfogavo cosi’.poi qualche anno fa, addirittura andai con il mio compagno ed altri amici ad Acireale, tutti mascherati e ti assicuro che è stato uno spettacolo bellissimo, tanto divertimento, tanti balli per strada e tanta allegria! e meno male che l’ho fatto sai? come si dice: ogni lasciata è persa!
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anche nella mia citta’ (Reggio) si facevano i carri a carnevale, peccato che piano piano sta scomparendo questa tradizione, comunque mi piacerebbe vedere un carnevale sia a Viareggio che a Venezia, devono essere bellissimi, anche quello di Acireale lo è stato pero’!
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