san valentino

 

14 febbraio… San Valentino

 

 

 

 

San Valentino fu un vescovo e un martire cristiano, venerato come santo dalla Chiesa cattolica, da quella ortodossa e successivamente dalla Chiesa anglicana,

Questa festa venne istituita un paio di secoli dopo la morte di Valentino, nel 496, quando papa Gelasio I decise di sostituire alla festività pagana della fertilità (i lupercalia dedicati al dio Luperco) una ispirata al messaggio d’amore diffuso dall’opera di San Valentino. Tale festa ricorre annualmente il 14 febbraio ed oggi è conosciuta e festeggiata in tutto il mondo.

Tra le tante leggende che sono legate alla festa, questa mi è piaciuta particolarmente: narra come un giorno il vescovo, passeggiando, vide due giovani che stavano litigando ed andò loro incontro porgendo una rosa e invitandoli a tenerla unita nelle loro mani: i giovani si allontanarono riconciliati.

Un’altra versione di questa leggenda narra che il santo sia riuscito ad ispirare amore ai due giovani facendo volare intorno a loro numerose coppie di piccioni che si scambiavano dolci effusioni di affetto; da questo episodio si crede possa derivare anche la diffusione dell’espressione “piccioncini”.

All’inizio, soprattutto nei paesi di cultura anglosassone, per la festa di San Valentino era in uso lo scambio di “valentine”, bigliettini d’amore spesso sagomati nella forma di cuori stilizzati o secondo altri temi tipici della rappresentazione popolare dell’amore romantico.

 

A partire dal XIX secolo, questa tradizione ha alimentato la produzione industriale e commercializzazione su vasta scala di biglietti d’auguri dedicati a questa ricorrenza.

 

 

 

La Greeting Card Association ha stimato che ogni anno vengano spediti il 14 febbraio circa un miliardo di biglietti d’auguri, numero che colloca questa ricorrenza al secondo posto, come numero di biglietti acquistati e spediti, dopo Natale.

La più antica "valentina" di cui sia rimasta traccia risale al XV secolo, e fu scritta da Carlo d’Orléans, all’epoca detenuto nella Torre di Londra dopo la sconfitta alla battaglia di Agincourt (1415). Carlo si rivolge a sua moglie con le parole: Je suis desja d’amour tanné, ma tres doulce Valentinée….

Fu proprio la produzione su vasta scala di biglietti d’auguri a dare impulso alla commercializzazione della ricorrenza e, al contempo, alla sua penetrazione nella cultura popolare.

Il processo di commercializzazione della ricorrenza continuò nella seconda metà del XX secolo, soprattutto a partire dagli Stati Uniti.

La tradizione dei biglietti amorosi iniziò a diventare secondaria rispetto allo scambio di regali come scatole di cioccolatini, mazzi di fiori, o gioielli.

 

 

 

 

 

 

  1. Bè è una bella tradizione,Io e Carlo da qualche anno ci scambiamo dei bigliettini,quasi a mettere nero su bianco i nostri sentimenti a riconfermare il nostro amore ogni anno………..è un po’ come aggiornare tutti gli anni l’antivirus al pc.Ciao Fausta,grazie per aver raccontato la storia del Santo,tante volte mi son chiesta, cosa avesse a che fare con gli innamorati

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