messaggio di tenerezza

 

Dedicato a Gabriella solare…e non solo

 

MESSAGGIO di TENEREZZA

Questa notte ho fatto un sogno,
ho sognato che ho camminato sulla sabbia
accompagnato dal Signore
e sullo schermo della notte erano proiettati
tutti i giorni della mia vita.

Ho guardato indietro e ho visto che
ad ogni giorno della mia vita, proiettati come un film,
apparivano due orme sulla sabbia:
una mia e una del Signore.

Cosi’ sono andato avanti, finche’
tutti i miei giorni si esaurirono.

Allora mi fermai guardando indietro,
notando che in certi punti
c’era solo un’orma…
Questi posti coincidevano con i giorni
piu’ difficili della mia vita;
i giorni di maggior angustia,
di maggiore paura e di maggior dolore ………… .

Ho domandato, allora:
"Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me
in tutti i giorni della mia vita,
ed io ho accettato di vivere con te,
ma perche’ mi hai lasciato solo proprio nei momenti
piu’ difficili ?".

Ed il Signore rispose:
"Figlio mio, Io ti amo e ti dissi che sarei stato
con te e che non ti avrei lasciato solo
neppure per un attimo ………. :

i giorni in cui tu hai visto solo un’orma
sulla sabbia,
sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio".

(Anonimo Brasiliano)

 

29 giugno

 

29 giugno – festa di santi Pietro e Paolo

 

Il giorno 29 giugno probabilmente è la ‘cristianizzazione’ di una ricorrenza pagana, che esaltava le figure di Romolo e Remo, i due mitici fondatori di Roma, come i due apostoli Pietro e Paolo sono considerati i fondatori della Roma cristiana.

 

 

Pietro nacque a Bethsaida in Galilea, pescatore sul lago di Tiberiade, insieme al fratello Andrea, il suo nome era Simone, che in ebraico significa “Dio ha ascoltato”; sposato e forse vedovo perché nel Vangelo è citata solo la suocera, mentre nei Vangeli apocrifi è riportato che aveva una figlia, la leggendaria santa Petronilla.

È un uomo semplice, schietto, un carattere sanguigno, agisce d’impeto come quando cerca con la spada, di opporsi alla cattura di Gesù, che ancora una volta lo riprende per queste sue reazioni di essere umano, non ancora conscio, del grande evento della Redenzione..

 

 

Paolo di Tarso era un ebreo ellenista che godeva della cittadinanza romana.

Non conobbe direttamente Gesù. Fu un avversario accanito della chiesa cristiana ma, mentre andava da Gerusalemme a Damasco per perseguitare i cristiani di quella città, in seguito ad una caduta da cavallo divenne momentaneamente cieco. L’apparizione di Gesù e le sue parole: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?” lo portarono alla conversione..

Non doveva avere un carattere particolarmente amabile – negli Atti degli apostoli sono riportati spesso i suoi dissidi con il partito giudeo-cristiano. Il suo carattere aspro ed energico nascondeva però un sincero affetto per le sue comunità e soprattutto per i più poveri.

 

Due personaggi così diversi, legati da un amore ed una fede comune..

 

 

Non c’è un modo solo per essere cristiani…..

La rosellina

 

LA ROSELLINA

 

Nota a nessuno è questa rosellina –
Pellegrina sarebbe.
Se non l’avessi io tolta dalle strade
E raccolta per te.
Ne sentirà l’assenza solo un’ape –
Soltanto una farfalla,
Che da viaggio lontano s’affretta –
Per giacerle sul seno –
Solo un uccello se ne stupirà –
Solo una brezza ne sospirerà –
Ah rosellina – per chi è come te
È facile morire!

(E. Dickinson)

 

 

 

San Giovanni patrono

 

San Giovanni Battista

Patrono di Firenze

 

Come ogni anno, oggi – 24 giugno –  Firenze si veste a festa per le celebrazioni in onore di San Giovanni Battista, il Santo Patrono della città.

Per l’occasione tutta la città sarà coinvolta nei festeggiamenti, che doneranno a Firenze un volto affascinante, fatto di sport , rievocazioni storiche e profondi momenti religiosi.

Già dalla mattina, dopo la S:Messa delle 8 dedicata ai defunti della Società di San Giovanni (la famosa “Misericordia”), ci sarà alle 10.30 la solenne cerimonia in Duomo con  l’offerta dei Ceri 

 

Anticamente era obbligatorio per nobili e signori di Firenze fare un’offerta al Santo patrono della città, che consisteva in ceri e pali. Una parte dei ceri donati a San Giovanni doveva poi ardere per tutto l’anno nel Battistero dedicato a San Giovanni che si trova di fronte al Duomo.
Con l’aumentare della potenza di Firenze, i ceri divennero enormi e sempre più riccamente adornati. Ancora oggi, la mattina del 24 Giugno il Corteo Storico si reca da Piazza della Signoria al Battistero per offrire i ceri al proprio patrono, dopo di che viene celebrata la messa solenne con l’ostensione della reliquia del Santo.

Alle 16 parte il Corteo Storico della Repubblica fiorentina, che percorre un itinerario che va da p.zza Santa Maria Novella a Santa Croce

 

 

dove la piazza è pronta per la finale del Calcio storico fiorentino, detto anche Calcio in costume perché i “calcianti” indossano casacche e pantaloni a sbuffo del medioevo.

 

Il Calcio Storico Fiorentino è una versione medioevale del calcio; se paragonato agli sport contemporanei, è da considerarsi una fusione di lotta, rugby e calcio, molto violenta, tanto da suscitare spesso polemiche, soprattutto quando qualcuno finisce all’ospedale …….

 

Vi sono voci contrastanti su come abbia avuto origine questo calcio antico. Alcuni narrano che probabilmente fu inventato negli accampamenti militari dove i soldati si riposavano tra una battaglia e un’altra, perché facessero esercizio in modo da non perdere la loro forza, altre narrano di giovani e nobili dell’epoca che mettevano in risalto le loro gesta fisiche per far colpo sulle dame.

Si tratta comunque di un gioco di forza che ancora coinvolge profondamente ed emotivamente lo spirito dei giocatori che difendono con ogni mezzo l’onore del proprio quartiere…

Le squadre sono 4:

– Azzurri di Santa Croce, con la bandiera a fondo azzurro e croce d’oro

– Bianchi di Santo Spirito, con una colomba bianca in campo azzurro

– Verdi di San Giovanni, con la raffigurazione del Battistero in campo azzurro

– Rossi di Santa Maria Novella con un sole d’oro in campo azzurro

che si sfidano in tre partite sotto l’occhio beffardo e un po’ irritato del gran padre Dante!

 

Alle 21.15 sul Lungarno della Zecca ci sarà il consueto concerto. Quest’anno saranno suonate musiche di Haendel.

Infine, alle 22 lo spettacolo più atteso: sul Piazzale Michelangelo si tengono i “fochi”, che richiamano una grande folla …. praticamente tutta Firenze o quasi….

È lo spettacolo pirotecnico più bello che vi può capitare di vedere in Toscana. I posti più ambiti sono la pescaia di san Niccolò – praticamente sul fiume – e i lungarni, meglio su un ponte soprattutto se è vicino a Ponte Vecchio.

Per trovare un posto è importante  partire presto MOOOOLTO presto altrimenti si rischia di rimanere bloccati a metà viale. Quando cominciano i primi botti la gente spegne le macchine e si gode lo spettacolo nel bel mezzo della strada bloccando tutto il traffico …. Ma nessuno se ne preoccupa… i fochi sono più importanti.

Per un’ora il cielo estivo di Firenze si tinge di affascinanti luci e colori illuminando tutta la città e i commenti e gli applausi dei fiorentini rendono l’idea di quanto lo spettacolo sia partecipato.

Certo ci sono anche i soliti commenti (non sarebbero figli di Dante se non trovassero da ridire almeno un po’):  “anno (che per i fiorentini significa l’anno scorso) erano più belli”…. “Cosa aspettano”…se tanto tanto c’è un attimo di sosta….. ma è tutta scena e l’applauso che scatta dopo i tre botti che segnano la fine dello spettacolo ne è la dimostrazione.

Poi il lento rientro… prima di riuscire a sbrogliare la matassa delle auto c’è tempo per due chiacchiere….e magari una bella fetta di cocomero fresco!

 

 

 

 TANTI AUGURI A TUTTI I GIOVANNI!!!!

 

 

aggiornamenti

 

Devo qualche aggiornamento:

 

I falchetti hanno definitivamente lasciato il nido ed ora staranno volando in chissà quale cielo….

L’istinto e la natura hanno i loro tempi….. era bello osservarli ma la loro realtà era il volo…..

 

 

Ho provato a travasare il basilico e le zucche….. come vedete il basilico è lì fermo, bello vispo ma mi sa che non ce la farà a crescere…

 

 

 

Le zucche invece hanno preso il via ed ogni giorno vedo allungarsi le piantine….. sono curiosa!!!!

 

 

 

 

Orto

 

L’orto sul balcone

 

Questa stramba primavera mi aveva fatto pensare che quest’anno non avremmo raccolto nulla. I pomodori facevano i fiori ed immancabilmente cadevano, il cetriolo metteva su foglie su foglie ma non si vedeva neppure un fiore, il basilico era stento come il prezzemolo, i semi che avevo messo a dimora non davano segno di vita….

Poi, una mattina esco sul balcone e scopro che anche quest’anno il miracolo della natura si è ripresentato!!!!

 

 

 

 

 

 

 

Un popolo

 

Un popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatorI, di trasmigratori…

 

Così è scritto su questo palazzo all’EUR (Roma)

 

 

 

Questo popolo si è addormentato…..