POESIE D’AMORE
DAL CANTICO DEI CANTICI di SALOMONE
CAP. 1, 8 – 14
Una voce! Il mio diletto!
Eccolo, viene
saltando per i monti,
balzando per le colline.
Somiglia il mio diletto a un capriolo
o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta
dietro il nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia attraverso le inferriate.
Ora parla il mio diletto e mi dice:
"Alzati, amica mia,
mia bella, e vieni!
Perché, ecco, l`inverno è passato,
è cessata la pioggia, se n`è andata;
i fiori sono apparsi nei campi,
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora ancora si fa sentire
nella nostra campagna.
Il fico ha messo fuori i primi frutti
e le viti fiorite spandono fragranza.
Alzati, amica mia,
mia bella, e vieni!
O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia,
nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso,
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave,
il tuo viso è leggiadro".
delicata proprio come il volo della colomba ciao cara amica e grazie per avermi fatto conoscere queste poesie
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ciao Fausta, come va? non conoscevo questi versi, cosi’ come non conosco il Cantico dei Cantici di Salomone,(sono molto ignorante lo confesso) ma è molto bella e delicata, grazie per avermela fatta conoscere.Sono di nuovo qui al pc, un caldo bestiale, il da fare non manca e il mare ancora lo vedo con il lanternino!!un abbraccio e spero che sia tutto ok
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