Camminando, sulle foglie cadute dagli alberi…….
XXXV – IMITAZIONE
Lungi dal proprio ramo,
Povera foglia frale,
Dove vai tu? – Dal faggio
Là dov’io nacqui, mi divise il vento.
Esso, tornando, a volo
Dal bosco alla campagna,
Dalla valle mi porta alla montagna.
Seco perpetuamente
Vo pellegrina, e tutto l’altro ignoro.
Vo dove ogni altra cosa,
Dove naturalmente
Va la foglia di rosa,
E la foglia d’alloro
(Giacomo Leopardi – dai Canti)
dolcissimi questi versi,amo molto quell’immagine, le foglie secche e l’autunno,ma credo di averlo gia’ detto.Sai che avevo messo quell’immagine in un post che ho scritto giorni fa e poi ho cancellato?Sta megliocon questi versi che nel miopost.fausta cara ti do la buona notte e vado a nanna, anche domani sveglia presto, meno male che venerdi’ pomeriggio, anche se casca il mondo parto e vado a Reggio
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è partito il commento prima che lo completassi, dicevo che parto, ho bisogno di ossigeno e di ricaricare le batterie con l’aria del mio paese, ciao cara buona notte ancora a te
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Ti capisco….anch io ne avrei bisogno!!!!
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….che bella foto….avrei voglia di coricarmi lì e di dormire….dormire….
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Che bei versi, danno proprio il senso dell’autunno, della sua malinconica bellezza.Un grande abbraccio.
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…ahhh il mio poeta preferito per tutto il liceo…alla maturita’il tema fu su di lui….sempre magicamente dolente….
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foto stupenda e poesia azzeccata! bel post!
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