I giorni della merla
Senza conoscere la leggenda….o forse mi era arrivata direttamente nel cuore…… quando i nipotini erano piccoli avevo scritto per loro questa favola………… leggendo il post di Zrcadlo ho pensato di metterla qui nel blog…..
Il colore del merlo
Nonna, guarda che bel merlo sta becchettando le briciole che abbiamo gettato sul balcone!” “ E’ vero, è proprio bello”- risponde la nonna.
I suoi nipotini sono tornati a trovarla, pieni, come al solito, di curiosità e di voglia di favole. Gli occhi sono rivolti al merlo, ma capisco bene che aspettano altro….
”Lo sapete perché i merli sono neri?”
“ Ma nonna, è il loro colore!”
“Ora sì, ma prima erano bianchi!”
“Davvero!! E come hanno fatto a cambiare colore?”
“ Ora ve lo racconto…………..
Voi sapete che alla fine di gennaio, quando le giornate sono fredde fredde (infatti questi giorni vengono chiamati “i giorni della merla”) i merli cominciano a pensare al nido che tra poco faranno per i loro piccoli: li avete sentiti che bel canto hanno? E’ perché sono felici e aspettano la nuova covata che tra pochi mesi deporranno..
Tanto tempo fa venne una gelata, più o meno come quest’anno, e la mamma merla aveva freddo a stare sempre ferma e si sentiva male. Aveva proprio paura che non ce l’avrebbe fatta a resistere fino a marzo per deporre le sue uova..
Il babbo merlo era molto preoccupato per la sua compagna e voleva tanto aiutarla. Cercava un riparo, ma gli alberi erano spogli, e non si fidava a lasciarla su qualche ramo basso perché ci sono tanti animali che hanno fame e la sua compagna poteva diventare un bocconcino goloso…
Cercò e cercò, fino a che non vide un comignolo da cui usciva un filo di fumo; si avvicinò e si accorse che quel fumo era tiepido….
Tutto contento tornò dalla merla: insieme si trasferirono sulla cappa di quel camino (da cui veniva anche un profumino di dolce) e i due compagni si sistemarono comodamente: andavano solo in giro a cercare qualche insetto per riempire un po’ il pancino nell’attesa che quel freddo passasse.
Finalmente l’aria si intiepidì e i due merli si guardarono contenti: ce l’avevano fatta! Ma rimasero di stucco: il bel bianco delle loro piume si era sporcato tutto! Il fumo e la fuliggine avevano tinto tutto di nero. Ma, poiché quel camino aveva salvato la vita della famigliola i merli decisero che era meglio rimanere tutti neri e così fu. E, sapete, ora i piccoli merli sono molto contenti perché non devono lavarsi di continuo!”
Beati loro, nonna!!!! Dobbiamo proprio andare a lavarci le mani?
Sì, è pronta la merenda: c’è un profumino di dolce…. Chissà che qualche merlo non stia riscaldandosi nella cappa del camino!”