Da “Mercoledì delle ceneri” di Thomas Stearns Eliot
(parte V)
Se la parola perduta è perduta, se la parola spesa è spesa
Se la parola non detta e non udita
E’ non udita e non detta,
Sempre è la parola non detta, il Verbo non udito,
Il Verbo senza parola, il Verbo
Nel mondo e per il mondo;
E la luce brillò nelle tenebre e
Il mondo inquieto contro il Verbo ancora
Ruotava attorno al centro del Verbo silenzioso
O mio popolo, che cosa ti ho fatto.
Dove ritroveremo la parola, dove risuonerà
La parola? Non qui, che qui il silenzio non basta
Non sul mare o sulle isole, né sopra
La terraferma, nel deserto o nei luoghi di pioggia,
Per coloro che vanno nelle tenebre
Durante il giorno e la notte
Il tempo adeguato e il luogo adeguato non sono qui
Ciao, giungo da te tramite il blog di Rebecca, spero non ti dispiaccia la mia intrusione. Ho sbavato sul tuo intervento dedicato alla cioccolata, che belle ricete poi che ci sono. Sembrano facile da realizzare, mi sà che provero’. Sono una cioccolata dipendente. Bello quest’intervento. Credo che la parola la possiamo ritrovare nel nostro cuore. E salvarci dalle tenebre. Mi farebbe molto piacere averti tra le mie amicizie. Ti auguro un sereno pomeriggio. Un abbraccio.
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Molto bella questa poesia, fa pensare a questo giorno di cui si è persa la tradizione in modo diverso, e sicuramente intenso. Ciao, cara Fausta, spero tu stia bene e che il sole sia tornato anche da te. Ti abbraccio caramente.
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