FINE (Speriamo non definitiva) DI UNA LIBRERIA
Verso la fine di novembre avevo letto nel blog di una amica la notizia della chiusura di un’altra libreria storica di Firenze – la bottega di Roberto Baroni…una di quelle nelle quali trovi le cose di solito introvabili….. libri, enciclopedie, opuscoli, cataloghi, tutti usati, tutti pieni di vita……
Mi ero ripromessa di andare a vedere e di scrivere qualcosa su questa storia così particolare….. poi per tante ragioni, non ultima la pioggia continua che non invogliava alle passeggiate, la cosa era passata nel “dimenticatoio”…..
Ieri, domenica pomeriggio, sono stata al Teatro della Pergola a vedere “La Strada” (dramma con musiche tratto dall’omonimo film di Federico Fellini, con Massimo Venturiello, regista e attore nei panni di Zampanò e Tosca nei panni di Gelsomina – uno spettacolo veramente bello e commovente).
Proprio di fronte al teatro ci sono i bandoni chiusi della bottega di Roberto Baroni, specializzata in libri di seconda mano. Uno straordinario personaggio che sembra uscito anche lui da un libro, uno di quei libri che sono la sua passione e la sua vita….
Attaccati alla vetrina alcuni post-it: “gratis”….
Baroni aveva detto “«I libri, soprattutto quelli di seconda mano, non si vendono più: i giovani cercano le ultime uscite e i best seller, che si trovano anche in edicole e supermercati, gli appassionati i volumi da collezione: entrano mirati alla ricerca di edizioni rarissime e se non trovano subito quello che cercano escono senza neanche dare un’occhiata. I clienti, soprattutto studiosi, professori e ricercatori, erano rimasti in pochi, seppur affezionati. Mi ero stancato»
Così il 31 dicembre scorso ha deciso di chiudere, dopo 40 anni, l’attività.
Aveva cominciato con la libreria lasciatagli dallo zio, in via XXVII Aprile, poi in via degli Alfani ed infine nei piccoli locali di via della Pergola, con migliaia di volumi sistemati un po’ negli scaffali e un po’ in alte pile sul pavimento.
Le biblioteche non accettano libri più vecchi di 5 anni, i colleghi cercano libri rari da collezione, così Baroni ha deciso che alcuni li avrebbe tenuti con sé, alcuni li avrebbe usati per fare dei regali…… ma non poteva sopportare che i tanti altri andassero al macero.
Così, ogni giorno, ha cominciato a lasciare una decina di libri sul davanzale, sperando che qualcuno abbia voglia di prenderne uno, “adottandolo”……per leggerlo a casa….
Fortunatamente anche queste sono sue parole…..”ho cessato l’attività, ma la passione è rimasta. E un domani, chissà, se si presentasse l’occasione giusta potrei anche ricomparire con i miei libri in qualche altra parte della città”.