E pure il tuo Figlio

 

E pure il tuo figlio

(Davide Maria Turoldo)

 

E pure il tuo figlio

il divino tuo figlio, il figlio

che ti incarna, l’amato

unico figlio uguale

a nessuno, anche lui

ha gridato,

alto sul mondo:

"Perché…!".

 

Era l’urlo degli oceani

l’urlo dell’animale ferito

l’urlo del ventre squarciato

della partoriente

urlo della stessa morte:" Perché"".

 

E tu non puoi rispondere

non puoi…

 

Condizionata onnipotenza sei!

 

Pretendere altro è vano.

 

 

Firenze e le sue tradizioni

 

FIRENZE E LE SUE TRADIZIONI 

 

25 marzo – festa dell’Annunciazione

Sin dal 1581 moltissimi fiorentini, sia dal "contado" che dalla città, si recavano alla Chiesa della Santissima Annunziata per venerare l’immagine dell’annunciazione il cui volto, secondo una antica leggenda, si dice sia stato dipinto dagli angeli.

 

 

Quell’anno, in buona parte dell’Italia era già in vigore il calendario gregoriano, in base al quale l’anno iniziava  il 1 gennaio.

Firenze, invece, legata particolarmente al culto mariano, aveva deciso di non abbandonare la data dell’annunciazione per festeggiare il Capodanno.

Questa ricorrenza per i fiorentini durerà 168 anni, e cesserà nel mese di novembre del 1749, quando un decreto del granduca Francesco II di Lorena impose l’uso del calendario gregoriano, fissando anche per Firenze l’inizio dell’anno il 1 gennaio (sotto la Loggia dei Lanzi c’è la targa che ricorda il decreto di soppressione della festa).

Nonostante tutto, ancora oggi, il 25 marzo, la città del giglio celebra il “Capodanno fiorentino”.

Il comune di Firenze ha inserito questa data nell’ambito del calendario annuale delle feste e tradizioni e nelle celebrazioni ufficiali.

Oltre alla festa religiosa si tengono altre manifestazioni, in tutta la città: molti sono i fiorentini che si recano a rendere omaggio alla Vergine, la “sacra effige dell’annunziata”,

 

(questa la splendida cappella della Vergine)

 

 mentre il Corteo della Repubblica fiorentina, accompagnato da alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale, attraversa la città partendo da Piazzetta di Parte Guelfa e attraversando le strade principali del centro per raggiungere Piazza della Santissima Annunziata e, dopo aver reso omaggio all’immagine della Vergine, tornare nuovamente in Piazzetta di Parte Guelfa.

 

 

 

 

Pane e acqua

 

Pane e acqua

 

Prendo direttamente dall’Unità del 23 marzo: meglio le parole della giornalista (che secondo me è una delle migliori) Concita De Gregorio….

 

 

Qualche volta mi è capitato di dimenticare le rette scolastiche. La mensa, soprattutto. Quando i figli sono tutti piccoli, bollettini diversi scadenze diverse: le portano a casa negli zaini dicono mamma tieni, uno appoggia distratto il pezzo di carta sulla mensola, poi magari non si trova più, si perde in mezzo ad altre carte. Si paga in ritardo, con la penale, senza decreti ovviamente, e finisce lì. La prossima volta si sta più attenti. Non si pensa mai – e questo dipende dal fatto, credo, che siamo cresciuti, la mia generazione è cresciuta in un Paese dove la scuola pubblica specie quella elementare era fantastica, la cura dei bambini un bene superiore condiviso – che le colpe dei padri possano ricadere sui figli. C’entrano anche certi insegnamenti primari, certo, tipo questo. Perciò non succede niente, se un padre dimentica di pagare una retta di certo la scuola farà in modo che il bambino non sia neppure sfiorato da un pensiero che non saprebbe concepire. Se – più grave, più triste – i genitori non possono, invece, pagarla, la scuola – il comune, l’ente pubblico, lo Stato – si fa carico della debolezza dei grandi e protegge i piccoli. È ovvio che quando i bambini si siedono a tavola, a mensa, devono avere nei piatti tutti la stessa pasta al sugo. Non c’è nemmeno bisogno di spiegare perché. Perciò ci saranno cose più gravi ma mi dispiace, non riesco a pensare ad altro che a quei nove bambini che lunedì si sono seduti ai piccoli tavoli spostando le piccole sedie, hanno aspettato che arrivasse come ogni giorno la signora con carrello e hanno visto la pasta nei piatti degli altri, il pane nel loro. Scuola elementare di Montecchio Maggiore, provincia di Vicenza. Il comune (Lega, Pdl) aveva avvisato: questa la spiegazione. Sette bimbi stranieri, due italiani: pane e acqua. Riuscite a immaginarvi di avere sei anni, sedervi a tavola coi compagni, vedervi porgere un pezzo di pane, la pasta nei piatti degli altri e i loro sguardi su di voi? Sentire il compagno che chiede «perché tu mangi il pane», e non sapere cosa rispondere? Provate ad andare a ritroso negli anni, a mettervi in quelle scarpe e quei grembiuli: che cosa fareste? Piangereste, restereste in silenzio, mangereste il panino, dareste una spinta al compagno rovesciando il piatto? Ma che paese siamo diventati? Ma cosa ci è successo? Ma come è possibile che abbiamo smarrito persino l’istinto a tutelare l’innocenza, la cura dello sguardo di un bimbo, il suo valore? Cosa ci stiamo a fare, di cosa parliamo se non sappiamo sentire e insegnare questo? Da dove possiamo ripartire se non da qui?


Il resto, tutto il resto, ne consegue. Mille posti in meno alla Fiat, altre mille famiglie che presto non potranno pagare le rette. Andate a cercare la notizia nei giornali, nei tg. Cercate bene, poi fateci sapere. A qualcuno interessa se da domani ci saranno mille posti di lavoro in meno? Non tocca mai a noi, non è vero? Sono storie di poveri, una minoranza. E se nostro figlio è compagno di banco e di classe dei nove a pane e acqua alla fine sarà meglio cambiargli scuola, che magari poi fa domande a cui non sappiamo rispondere. È così imbarazzante sentire i bambini che domandano perché. Diamogli la play station, così stanno zitti.

 

Aggiungo la mia indignazione!

 

 

Fine di una libreria

 

FINE (Speriamo non definitiva) DI UNA LIBRERIA

 

 

 Verso la fine di novembre avevo letto nel blog di una amica la notizia della chiusura di un’altra libreria storica di Firenze – la bottega di Roberto Baroni…una di quelle nelle quali trovi le cose di solito introvabili….. libri, enciclopedie, opuscoli, cataloghi, tutti usati, tutti pieni di vita……

Mi ero ripromessa di andare a vedere e di scrivere qualcosa su questa storia così particolare….. poi per tante ragioni, non ultima la pioggia continua che non invogliava alle passeggiate, la cosa era passata nel “dimenticatoio”…..

Ieri, domenica pomeriggio, sono stata al Teatro della Pergola a vedere “La Strada” (dramma con musiche tratto dall’omonimo film di Federico Fellini, con  Massimo Venturiello, regista e attore nei panni di Zampanò  e Tosca nei panni di Gelsomina – uno spettacolo veramente bello e commovente).

Proprio di fronte al teatro ci sono i bandoni chiusi della bottega di Roberto Baroni, specializzata in libri di seconda mano. Uno straordinario personaggio che sembra uscito anche lui da un libro, uno di quei libri che sono la sua passione e la sua vita….

Attaccati alla vetrina alcuni post-it:  “gratis”….

Baroni aveva detto “«I libri, soprattutto quelli di seconda mano, non si vendono più: i giovani cercano le ultime uscite e i best seller, che si trovano anche in edicole e supermercati, gli appassionati i volumi da collezione: entrano mirati alla ricerca di edizioni rarissime e se non trovano subito quello che cercano escono senza neanche dare un’occhiata. I clienti, soprattutto studiosi, professori e ricercatori, erano rimasti in pochi, seppur affezionati. Mi ero stancato»

Così il 31 dicembre scorso ha deciso di chiudere, dopo 40 anni, l’attività.

Aveva cominciato con la libreria lasciatagli dallo zio, in via XXVII Aprile, poi in via degli Alfani ed infine nei piccoli locali di via della Pergola, con migliaia di volumi sistemati un po’ negli scaffali e un po’ in alte pile sul pavimento.

 Le biblioteche non accettano libri più vecchi di 5 anni,  i colleghi cercano libri rari da collezione,  così Baroni ha deciso che alcuni li avrebbe tenuti con sé,  alcuni li avrebbe usati per fare dei regali…… ma non poteva sopportare che i tanti altri andassero al macero.

Così, ogni giorno, ha cominciato a lasciare una decina di libri sul davanzale, sperando che qualcuno abbia voglia di prenderne uno, “adottandolo”……per leggerlo a casa….

Fortunatamente anche queste sono sue parole…..”ho cessato l’attività, ma la passione è rimasta. E un domani, chissà, se si presentasse l’occasione giusta potrei anche ricomparire con i miei libri in qualche altra parte della città”.

 
 

giornata mondiale della poesia

 

Giornata mondiale della Poesia

 

 

Oggi, inizio della primavera, si celebra la Giornata Mondiale della Poesia, istituita dall’UNESCO nel 1999.

 

Oggi Radiorai 3 ha ceduto il posto ai poeti.

 

Ho ascoltato, come al solito, la Rassegna stampa delle 7.15, oggi guidata dal poeta Maurizio Cucchi e sono rimasta affascinata (ma era una cosa di cui ero sicura….. come dice Terzani “La poesia salverà il mondo”) dalla visione chiara, senza essere di parte, che può dare la lettura degli avvenimenti da parte di un poeta piuttosto che di un giornalista.

Con tutto il rispetto per i giornalisti – almeno alcuni – che fanno il loro lavoro, il poeta va “al di là” con uno sguardo estremamente libero e profondo…….

 

Non conoscevo Cucchi – mi ha molto colpito il cognome, ora purtroppo tristemente noto – e sono andata a rovistare tra le sue poesia….

Questa mi è piaciuta particolarmente e con questa celebro la giornata della poesia

 

da “Bosco d’isola

 

Non sono più nella mia casa,

ma in questa sede ariosa che mi concede tutto.

La sua tranquilla geometria

dà ingresso al chiaro per i corpi

umidi e leggeri sul terrazzo

nelle facce feriali di una pigra incuria.

 

Ascolto di qui le voci della piazza,

osservo come un lago il mare che si apre

nel bosco e se c’è vento

una domestica campagna di cicale

che a mezzogiorno protegge i nostri passi

quando il tempo non ha più direzione:

nella pianura totale, deserta,

e nel confine a taglio che si annebbia.

 

 

21 marzo 2010

 

21 MARZO 2010

 

Questo inverno così lungo, che ci ha regalato freddo, tanta pioggia, la neve anche dove non cade quasi mai (vedi Firenze e soprattutto Roma!) sembra che non voglia proprio lasciare il posto alla primavera.

Eppure, se non sembra arrivare meteorologicamente, arriva sul piano astronomico: domani infatti alle 17,32, momento in cui il Sole si presenta all’intersezione tra l’eclittica e l’equatore celeste, si verificherà’ l’equinozio di primavera, segnando il passaggio dall’inverno alla stagione più mite dell’anno e la stagione dei fiori ci accompagnerà fino al 21 giugno quando, alle 11,28, si verificherà invece il solstizio d’estate con l’ingresso della stagione per noi più calda dell’anno.

 

 

Sento un gran bisogno dell’arrivo dell’aria tiepida, delle giornate di sole, del balcone di nuovo fiorito (il gelo di una sola notte, quando il termometro è arrivato a – 8° ha fatto strage delle mie piante) delle rondini che rallegrano con i loro stridii le giornate, perfino di quella leggera spossatezza che accompagna il cambio della stagione……. visto che fortunatamente sono immune da allergie….

 

Per questo – nel frattempo – l’ho cercata nella letteratura e nell’arte

 

La Primavera del Botticelli

 

 

….mi ricordo un passo de “La Recherche”, che si riferisce ad Odette, la moglie di Swann, che lui diceva somigliasse alla Primavera del Botticelli:

“Solo una volta lasciò che il marito le ordinasse un abito tutto costellato di margherite, di fiordalisi, di miosotidi e di campanule, imitato dalla veste della primavera del quadro”.

 

Nella musica classica

 

La Primavera di Vivaldi

 

 

 

E nella musica moderna:

 

La primavera di Ludovico Einaudi

 

 

 

Nel rifiorire della natura……

 

 

 

 BUONA PRIMAVERA A TUTTI…..

 

 

 

Camminando

 

Camminando……

 

Camminando si apprende la vita
camminando si conoscono le persone
camminando si sanano le ferite del giorno prima.
Cammina, guardando una stella
ascoltando una voce, seguendo le orme di altri passi.
Cammina, cercando la vita,
curando le ferite lasciate dai dolori.
Niente può cancellare il ricordo
del cammino percorso.

Ruben Blades

 

 

ANCORA UN AVVISO

 

ANCORA UN AVVISO

 

IL COMPUTER E’ DEFINITIVAMENTE IMPAZZITO

 

NONOSTANTE TUTTI I TENTATIVI PER RIMETTERLO IN SESTO LA SUA FOLLIA CONTINUA….

 

UNICA POSSIBILITA’ E RIFORMATTARLO

 

CI VORRA’ ANCORA QUALCHE GIORNO, POI RITORNERO’ “IN ONDA”

 

LEGGERO’ E RISPONDERO’ A TUTTI….. NON LO FACCIO ORA, NON VORREI “FARVI AMMALARE”……

 

A PRESTO!!!!!!!!  (SPERO:::J)

AVVISO

 

<<MESSAGGIO AI MIEI AMICI >>

 

 

 

HO DOVUTO CANCELLARE TUTTI I CONTATTI DI MSN PER COLPA DI UN VIRUS …..NON VORREI ATTACCARVELO!

 

APPENA SISTEMATO IL PC VI MANDO DI NUOVO L’INVITO….  

 

Spero di non dover riformattare tutto!!!!!