Vespri

 

Vespri

 

 

Uno dei doni delle ore serali

è il buio, velo di velluto tra il tuo sé

e l’arte bestiale del morire.

Le tue ginocchia, spalle, costole,

sono impresse dure nella pergamena della pelle.

Guardi il tuo cuore battere, tanto ti sei fatto fine.

 

Un altro dono è il sonno stordito, narcotico.

Interi giorni sgocciano adagio nelle vene,

cateteri barattano morfina col sollievo

dal dolore venefico e profondo come i sogni.

 

Stasera ti auguro: una candela spenta

con dolcezza, l’ultima pagina del tuo libro,

tutti i tuoi figli accanto. E possano le tue ossa

cantare, non più di dolore ma di rose.

(Moira Egan, da La seta della cravatta)

 

 

  1. Questi versi mi fanno pensare a qualcuno che è prossimo alla fine e mi viene da aggiungere, (l’autrice mi perdoni)"E possano le tue ossa avere un sussulto di gioia nell’abbraccio del Padre celeste che stava aspettando il tuo ritorno a CASA." Ciao Fausta mia!!!!!

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