INTIRAYMY
Questo pomeriggio ho partecipato all’Intiraymy. La festa del solstizio del calendario Inca Tawantisuyu.
Intiraymy (in quechua la festa del sole) è una cerimonia religiosa incaica che segna il solstizio d’inverno sulle Ande ed è celebrata il 24 giugno vicino a Cuzco.
Ora questo popolo straordinario, che nutre un profondo attaccamento ed un profondo rispetto per la Madre Terra – Pachamama – ha sentito l’urgenza di portare un messaggio al mondo perché impari ad amare e rispettare la terra che ci ospita e che ci dà gratuitamente tutto quello di cui abbiamo bisogno…….
Uno di loro, Inti, un nativo peruviano dagli occhi penetranti ed una calma infinita nei gesti anche più semplici che in lui diventano solenni, ha condiviso con un gruppo di damanhuriani ed alcuni amici (tra cui una mia amica ed io) le tradizioni del suo popolo
Nella grande sala, tutti seduti in terra a formare un cerchio…..con un “baffo” di tre persone (tra cui io) a cui la schiena non permetteva questa posizione – che ho sempre amato tanto – che hanno condiviso una panca……..
Inti ha spiegato davanti a sé un tappetino e con calma, zufolando piano piano una specie di nenia, vi ha posto vari oggetti che tirava fuori da una borsa di tela: foglie e bastoncini di un albero sacro, che dicono conservare tutto quello che avviene nel mondo e sono capaci di rispondere a chi vuole mettersi all’ascolto di quello che dice Pachamama, un bicchiere d’acqua, tre biglie di grandezza diversa (da lontano mi sono sembrate di marmo) una verde, una bianca ed una giallina a simboleggiare la terra, il sole e la luna. Si è fatto portare una candela accesa e con questa ha dato fuoco alle foglie e ai bastoncini posandoli poi in un piccolo braciere.
Ha chinato la testa ed ha recitato sottovoce una bellissima preghiera al Grande Spirito. Anche se era detta in peruviano…simile allo spagnolo…era comprensibile, profonda, bellissima……
Poi con un soffio ha spento il fuoco e, sventolando con una piuma, ha lasciato che il vapore ed il profumo si spandessero intorno……
“Questa è la terra e sta dicendo che vi vuole conoscere” ha detto “ora presentatevi, parlate con lei, ditele quello che pensate…….” E uno per uno, con calma, abbiamo detto il nostro nome ed una considerazione, così come veniva dal cuore…..
Le voci basse, quiete, nessuno sentiva il bisogno di parlare forte, forse neppure di farsi ascoltare dagli altri perché era una connessione intima con la terra madre………
Poi, con un italiano stentato che lo obbligava a momenti di pausa per cercare una parola, ma forse anche perché era un discorso che non doveva arrivare al cervello – che dimentica subito – ma al profondo, ha cominciato a far capire, con vari esempi, quanto l’uomo fa del male alla terra e quanto siamo tutti coinvolti in questo male, ma ha detto anche che le porte degli elementi si stanno aprendo al cambiamento, che la forza degli elementi che costituiscono l’universo è immensa e che è solo colpa degli uomini che mettono loro gabbie intorno per la smania di possedere, ad impedire che tutti ne possano usufruire……..
Pensavo agli sconvolgimenti ultimi, a questa terra che si sta ribellando, a chi vuole privatizzare l’acqua……..e a questo popolo che da centinaia di anni sta proclamando il suo amore per la terra e sta mettendo in guardia l’uomo dai mali che provoca……… quanta verità nella loro voce inascoltata!
Ha parlato dell’uomo che deve rimettersi in ascolto della terra, ritrovare il contatto con lei che è la nostra vita…
Ha parlato del rispetto che il suo popolo ha per la donna che è l’unica ad avere dentro di sé i 4 elementi che fondano la terra mentre l’uomo è ancora in cammino e ancora deve raggiungerli…..
L’attenzione di tutti era magicamente catturata, si percepiva chiaramente l’emozione, l’attenzione e l’ascolto di tutti…….
La candela accanto a lui era ridotta ad un piccolo mozzicone quando ha abbassato la testa ed è rimasto per un po’ in silenzio……..nel silenzio intorno…..
Per me si era fatto tardi e sono dovuta scappare, con un po’ di dispiacere perché cominciava lo spazio per le domande e mi sarebbe piaciuto ascoltare …….ma tant’è….avevo già abbastanza dentro per riflettere………anche se Inti ha detto che per il suo popolo il “pensare” è un gioco della mente, anche inutile……..l’essenziale è “agire” – ricordando quante tavole rotonde, quanti incontri vengono fatti dove si dicono tante bellissime parole che durano il tempo di tornare a casa……..poi si accende la TV e volano via…….
Pensare che prima di uscire, nel forno che è Firenze il pomeriggio, ero stata tanto in dubbio se rimanere a casa………..
Ho letto con interesse e passione…deve essere stata un’esperienza estremamente interessante. Proprio così. L’egoismo ci sta uccidendo e non ce ne accorgiamo….spero solo che Dio salvi Lui questa terra che ha creato!!!!Ciao Fausta!!!!
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