Tutti gli anni, in questo periodo, una cavalletta viene a trovarmi sul balcone….
Anche quest’anno è tornata e si è messa in posa per farsi fotografare…
L’ho accontentata!
La collezione Vavilov
Questa mattina, alla radio, ho sentito una notizia che mi ha fatto rabbrividire……..Una delle più belle collezioni di vecchie varietà europee di frutti sta per essere distrutta.
Alla periferia di San Pietroburgo si trova la Stazione di Ricerca Pavlosk, una branca del “All-Russian Reserch Institute of Plant Industry” che conserva migliaia di semi e nei cui campi sono coltivate oltre 4000 specie di frutti (solo di fragole esistono 1000 qualità diverse) che sono le sementi dalle quali sono state ricavate le varietà commerciali. Non sono più coltivati, ma sono le radici storiche dalle quali è nata l’agricoltura odierna. In pratica il 90% delle piante oramai esiste solo lì.
Ebbene un tribunale ha deciso che questa Stazione debba sloggiare dalla sua sede per far nascere al suo posto un quartiere residenziale. Una colata di cemento rischia di far sparire definitivamente uno dei tesori più grandi d’Europa :piante ed arbusti che crescono in campo aperto e difficilmente si riproducono per semi, non si possono traslocare e comunque, anche se si trovasse un sito adatto, ci vorrebbero anni di lavoro.
La salvezza di queste piante non è solo un discorso sentimentale ma un modo per salvare la biodiversità. Le caratteristiche che contraddistinguono questi semi potrebbero creare nuove varietà più resistenti agli attacchi dei parassiti o alle differenze climatiche.
La scienza ritiene tanto importante questa collezione che, durante la Seconda Guerra Mondiale, alcuni scienziati, con la loro presenza, si opposero alle truppe tedesche pur di salvaguardarla, ma, piuttosto che mangiare i frutti preferirono morire di fame.
Il presidente russo Mevdev – spinto dalle pressioni di scienziati di tutto il mondo, ha deciso di rivedere la questione.
Speriamo che si riesca a salvare la Collezione Vavilov. Nel nostro piccolo abbiamo una possibilità, una petizione da firmare:
La petizione di Global Crop Diversity Trust a favore della stazione di ricerca Pavlovsk
Anche in Italia si sta tentando di salvaguardare questa biodiversità, ma è una gara dura: il 98% delle varietà di alberi da frutto, il 98% degli ortaggi e quasi tutti i cereali sono andati perduti. Al supermercato si trovano 4 o 5 varietà di mele (per fare un esempio) ma i sapori e i profumi che conoscevamo non ci sono più. Nonostante tutto anche i contadini hanno la loro parte di responsabilità: quella che era la campagna di un tempo, con i fossi e i canali ben curati, i grandi filari di pioppi e querce a proteggere gli alberi da frutto, hanno lasciato il posto alla coltura intensiva, agli spazi dove lavorare con le grandi macchine. Però qualcosa viene fatta, è nata perfino una Associazione di Archeologia arborea dove si può anche adottare una pianta!
(ciliegia cantiano)
(ciliegia limonina)
Dobbiamo ricominciare a prenderci cura della nostra Madre Terra o lei ci diventerà definitivamente nemica…..
Il 23 settembre 2010 con l’equinozio d’autunno finisce ufficialmente la stagione estiva, il sole entra nel segno della bilancia e la luna si trova nel segno dei pesci, combinazione aria-acqua
Voglio cantare l’autunno con i versi di un grande poeta, Nazim Hikmet
VEDER CADERE LE FOGLIE
Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
Soprattutto se sono ippocastani
soprattutto se passano dei bimbi
soprattutto se il cielo è sereno
soprattutto se ho avuto,quel giorno,
una buona notizia
soprattutto se il cuore,quel giorno,
non mi fa male
soprattutto se credo,quel giorno,
che quella che amo mi ami
soprattutto se quel giorno
mi sento d’accordo
con gli uomini e con me stesso.
Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
dei viali d’ippocastani.
CIAO SANDRA!!!
Settembre era il suo mese…..nata il 1° settembre 1931, è morta il 21 settembre 2010….oggi…
Ha finalmente raggiunto il suo Raimondo….
E’ vero, sicuramente era malata e il tumore stava invadendo il suo corpo, ma sono sicura che è stato il dolore della separazione da Raimondo, quell’amore che li faceva essere una cosa unica ad aver spezzato il filo sottile della sua vita.
Quanto ci hai fatto sorridere e ridere Sandra con il tuo Sbirulino!
e insieme a Raimondo……..
Ci lasci in eredità la tua bontà, il tuo gran cuore, il tuo immenso coraggio……..
GRAZIE!!!