Lungi dal proprio ramo,
Povera foglia frale,
Dove vai tu? – Dal faggio
Là dov’io nacqui, mi divise il vento.
Esso, tornando, a volo
Dal bosco alla campagna,
Dalla valle mi porta alla montagna.
Seco perpetuamente
Vo pellegrina, e tutto l’altro ignoro.
Vo dove ogni altra cosa,
Dove naturalmente
Va la foglia di rosa,
E la foglia d’alloro.
(Giacomo Leopardi)
Ancora oggi, come quando ero bambina, le foglie cadute non mi danno malinconia……. le vedo staccarsi dal ramo e scendere come danzando, pronte a rigenerare il terreno, e permettere che la vita continui…………..
E poi volete mettere il gusto di camminare sulle foglie secche, sentirle cantare sotto i piedi……..non mi dite che non lo fate anche voi!!!!
stanno tagliando tutti gli alberi sotto casa mia per ricavare spazi dove verranno costruiti box stamattina sentivo il rumore delle seghe e soffrivo vedere cadere quegli alberi che mi hanno tenuto compagnia per tanto tempo non camminerò più sulle loro foglie in autunno,ne sentirò più i merli cantare in primavera ci sarà cemento e rumore. molti inquilini sono contenti perchè potranno mettere in mostra le loro proprietà sono convinti di dimostrare la propria ricchezza mentre diventeranno sempre più poveri ciao un abbraccio
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Hai proprio ragione, Gabriella! Le persone hanno perso il gusto delle sensazioni vere…. profumi, colori….non vogliono dire più niente! Siamo al punto che di un bel fiore, di un panorama bello si dice “che bello…sembra finto”!!!
Che tristezza!!! 😦
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Fausta, con il tuo pensiero hai toccato la mia “esagerata”
sensibilità. Fin da bambina, ho vissuto e vivo ancora in
campagna, e distese di variopinte foglie, mi hanno sempre
invogliata a rotolarmi in mezzo a loro, allungando lo sguardo verso sogni infiniti.
Grazie, inizio il nuovo giorno
con il canto delle tue foglie
Gina
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Vero Fausta, verissimo.
L’altro giorno ne ho raccolte tre e le ho portate in casa. Volevo ammirare con calma i loro colori. Quel profumo intenso.
Mi sarebbe piaciuto raccoglierne di più e farle seccare per farne una composizione. Ci devo pensare…
Un anno le avevo colte e poi in parte dipinte, con bacche, pigne e bei rametti per addobbare l’albero di Natale.
Mi piacerebbe ricominciare quest’anno…vedremo
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Che bella idea!!!! Mi sa che la sfrutterò anche io….
Quando esco porterò con me una sacchettina per cominciare a raccogliere le foglie……. certo che mi basterebbe fare un salto alle Cascine, con tutta la varietà di piante c’è da trovare tutti i colori del mondo!!!!!
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Ciao Fausta tre anni fa ho raccolto varie foglie colorati, lo ho fatto seccare in un libro, anno scorso le ho inserito in un quadro.. pensavo i lori colori autunnali rimangono vivo.. delusione , hanno cambiato un po’ le sfumature.. ma purtroppo l’autunno e la stagione della morte.. ma c’è la speranza che viene un’altra primavera come sempre con tanta stima Pif☀Rebecca
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E’ vero, Rebecca……si vede che la linfa non scorre più….
Anche a me è sempre piaciuto far seccare le foglie e il mio papà mi aveva insegnato a batterle con una spazzolina quando erano ben secche……rimanevano soltanto le venature e la foglia diventava un merletto….. era bellissimo!!!
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