Fra il tonfo dei marroni
e il gemito del torrente
che uniscono i loro suoni
èsita il cuore.
Precoce inverno che borea
abbrividisce. M’affaccio
sul ciglio che scioglie l’albore
del giorno nel ghiaccio.
Marmi, rameggi
E ad uno scrollo giù
foglie a èlice, a freccia,
nel fossato.
Passa l’ultima greggia,
nella nebbia
del suo fiato.
(Eugenio Montale)
Sai che non sembra una poesia di Montale ma di Pascoli?
Bella però.
Un bacio
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Vero? Ne ho trovate due o tre con la stessa caratteristica. Questa però mi è piaciuta…..le altre meno
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Mi piace tanto Montale e ho riletto con vero piacere questa poesia così visiva che leggendola si forma l’esatta immagine descritta
Quel “ciglio che scioglie l’albore del giorno nel ghiaccio”…è un’immagine grandiosa.
Ciao e grazie della tua attenzione
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bella bellissima, adoro Montale.
C’è un sole e un’aria frizzantina e ti porterei a spasso con me, ci sono i fiorellini, in campagna, a forza di scirocco.
Bacetti, tanti e buona domenica a tutte/i
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