Non tanto tempo fa c’era a Firenze un omino che sembrava volersi buttare in Arno dal Ponte alle Grazie…..
Chiunque passava di lì lo guardava sorridendo…
Era uno dei dissacranti e fantastici lavori di Abraham Clet, un artista assolutamente non convenzionale….
Ha aperto il suo studio nel quartiere di San Niccolò, il quartiere più “fiorentino” di Firenze, caratteristico e vivace.
Entrare nel suo studio è come perdere l’equilibrio, è come entrare in un mondo surreale e vorticoso.
Dopo poco, però, ci si rende conto che si entra facilmente in comunicazione con le sue opere che sono divertenti e ironiche.
Sculture, dipinti, incisioni, opere pittoriche, installazioni rendono il suo atelier uno spazio particolarissimo e interessante.
Fantastici i suoi blitz notturni per dare vita ai cartelli stradali…..un modo – dice – per rendere la città più viva e vicina alle persone…
Il suo legame col territorio si manifesta spesso nelle sue opere……come il Battistero di San Giovanni di Firenze che diventa, attraverso varie scansioni, una elegante Moka, uno dei soggetti preferiti delle sue opere…
Purtroppo chissà perché, dopo una settimana, qualcuno dell’amministrazione comunale ha voluto “salvare” l’omino che è scomparso dal ponte, con grande delusione dei fiorentini che già lo amavano e lo sentivano parte della città e sperano e chiedono che ritorni ……