Ama

 

 Ama

saluta la gente

dona

perdona

ama ancora e saluta.

 

Dai la mano

aiuta

comprendi

dimentica

e ricorda

solo il bene.

 

E del bene degli altri

godi e fai godere.

 

Godi del nulla che hai

del poco che basta

giorno dopo giorno:

e pure quel poco

–se necessario-

dividi.

 

E vai, vai leggero

dietro il vento

e il sole

e canta.

vai di paese in paese

e saluta tutti

il nero, l’olivastro

e perfino il bianco.

 

Canta il sogno

del mondo

che tutti i paesi

si contendano

di averti generato.

(David Maria Turoldo)

  1. “vai di paese in paese

    e saluta tutti

    il nero, l’olivastro

    e perfino il bianco…”

    Sembra proprio che in questa sequenza
    vi sia una gerarchia di mancanza di disponibilità ad aprirsi con il prossimo…più si va verso i cosiddetti paesi civilizzati e meno si è…civili…
    Un grande abbraccio, buona domenica

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  2. E’ il massimo che si possa possedere nell’opera di Amare incondizionatamente, quando la gioia diventa parte integrante del nostro essere.
    Bellissima poesia esortativa che descrive coma si possa amare liberamente e col cuore aperto a tutti, molte volte la gioia di amare può assalirci, quasi a farci domandare
    “ma oggi cosa mi succede?”
    ed invece se analizziamo bene i fatti quel tipo di voler bene chiunque, dovrebbe abitare sempre in Noi, perchè è di quell’amore che l’Uomo dovrebbe cibarsi!
    Giorgio

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