Quando mia figlia trova una ricettina che le stuzzica l’appetito, prima di farla ai suoi amici passa da casa e la sperimenta avendo come cavie il suo babbo e me.
Ieri sera era venuta anche una sua amica, che da anni è “di casa” qui da noi e che ci ha portato il gelato.
Perché fosse sicuramente buono è passata a prenderlo da Roberto che da qualche anno contende al più famoso Badiani il primato del gelato “Buontalenti”.
La mia passione per il gelato mi ha fatto venire voglia di conoscere meglio le origini di questo meraviglioso prodotto.
La storia del gelato è affascinante e le sue origini partono proprio da Firenze, ma pare che i primi gelati fossero realizzati dai Greci e dai Romani mescolando frutta, miele e neve.
Nel XV secolo alla Corte dei Medici fu indetta una gara culinaria dal titolo “Il piatto più singolare che si fosse mai visto”, a cui chiese di partecipare anche un certo Ruggeri, pollivendolo e cuoco a tempo perso (per hobby diremmo ora…). Il suo “ghiaccio all’acqua inzuccherata e profumata” vinse la competizione conquistando i giudici.
Caterina de’ Medici lo volle al suo matrimonio e si sparse la sua fama tanto che suscitò l’invidia degli altri cuochi. Una notte venne picchiato e derubato e da quel momento preferì tornare ai suoi polli…..
Sempre a Firenze, nel 500, un famoso architetto, scultore e pittore – Bernardo Buontalenti – anche lui con l’hobby della cucina, colse al volo l’occasione di passare dalle portate per il pranzo al dolce e quindi al gelato, quando gli fu chiesto di organizzare una festa che avrebbe dovuto lasciare a bocca aperta le personalità italiane e straniere che sarebbero intervenute.
Alla festa, dopo un gustoso pranzo, presentò i suoi “favolosi dolci ghiacciati” che riscossero un successo strepitoso. Le sue ricette ben presto superarono i confini dell’Italia per raggiungere tutta l’Europa.
La prima gelateria al mondo aprì a Parigi nel 1630, il Cafè Procope di Francesco Procopio dei Coltelli, nobiluomo siciliano, che perfezionò la tecnica produttiva del gelato, mentre il primo cono nacque per caso negli Stati Uniti, a Saint Louis. In quell’occasione, un gelataio, avendo finiti i contenitori in carta, utilizzò le cialde rimaste invendute ad un commerciante che aveva il banco accanto al suo.
Nel 1979 i commercianti fiorentini indissero un concorso per ricordare l’opera del Buontalenti. Vinse un gelato a base di crema e panna, che conquistò il cuore dei fiorentini e di tutti gli amanti del buon gelato.
Questo meraviglioso gelato venne chiamato “Buontalenti”…..
….e per chiudere questa chicca….io li ricordo i carretti dei gelati, un po’ più moderni ma sempre con tre o quattro gusti al massimo….
bellissima storia e anche golosa mi è venuta voglia dui gelato
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cribbio!! mi hanno messo a dieta e tu Fausta mi fai vedere il gelato?? mi sà tanto che quest’anno dovrò rinunciare e non sai che sofferenza!!!!ciaoooooooo
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Mi hai fatto venire l’acquolina in bocca, parlando di gelati.
Bello e gustoso questo post.
Bellissima la foto finale. Ho cercato una vecchia foto del mitico “Gigetto” che girava per la mia citta spingendo a mano una carretto a forma di cigno. Non l’ho trovata. peccato.
Un sorriso
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Buongiorno cara Fausta, non conosceva la storia del origine del gelato, qui in web si impara sempre nuove cose.. ora ne ho voglia anche io di un gelato.. ti abbraccio Pif
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Interessante, istruttiva e golosa lettura!
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Buongiorno Cara Fausta, mi permetto di aggiungere qualche tassello alla storia del gelato 😀
E’ vero che i romani usavano la neve del Terminillo per fare un preparato michiando la neve e dei succhi di frutta, ma sembra che le prime gelature le abbiano fatte i cinesi ben prima.. quindi se dalle gelature si inizia questa storia a loro (come spesso accade) va il primato.
E poi cosa dire del passo della bibbia dove Isacco offre ad Abramo latte di capra misto a neve!
Dopo i romani la tradizione della gelatura si sposta presso i popoli arabi e proprio da loro deriva la parola sorbetto, da sherbet.
Gli arabi portarono prima in sicilia (e siamo ancora precedenti a Ruggieri e Buontalenti) la tradizione delle gelature in Sicilia, dove la neve dell’Etna si combino ottimamente con i succhi di agrumi della zona di Catania.
Proprio un pescatore della zona di Aci Trezza ebbè un’intuizione rivoluzionaria.
Usò la neve come refrigerante: in un grande catino di legno mise la neve e dentro questo catino pose un recipiente più piccolo di rame (in modo da condurre il freddo).
Nel pentolino di rame mise il succo e del miele (ancora lo zucchero non era arrivato), girando il pentolino e unendo l’azione termica a quella meccanica realizzò il primo mantecatore della storia… ed ecco la Granita.
E probabilmente questo sapere arrivò alla corte dei Medici.. da li la storia la sapete 😉
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Grazie! Interessantissima questa tua aggiunta al mio piccolo post (con una punta di campanilismo sono partita da Firenze…..): quanta strada ha percorso il gelato prima di arrivare ai nostri giorni! Sai che non avevo mai pensato al brano della Bibbia come ad un accenno ad un gelato?
Certo che la delizia del gelato mette d’accordo popoli diversi!!!
p.s. -Ti ho richiesto l’amicizia su fb.
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post dolce e stuzzicante… slurp!
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Sei sempre fantastica, fantasiosa e gustosa. Grazie.
Stefano
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La curiosità, se giustamente indirizzata, distingue il colto dall’ignorante. Grazie per la ricerca.
http://allegriadinubifragi.wordpress.com/
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Interessante fausta..e saporito!
Io mi divertii quando il venditore disse “zitto tu…cosa capisci tu di commercio!”
Ciao Fausta!
Marghian
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Fausta sei un’at-tentatrice 🙂
Pur leggendo con premura la storia che hai postato
la mia gola ha inchiodato lo sguardo su quel bel cono 😦
Ma come debbo fare? 😦
Alla mia memoria manca il ricordo dei carretti del gelato,
forse quando son nata io non c’erano già più nelle mie zone,
ma non posso non ricordare la latteria che vendeva le cialde con
la panna montata, con la cannella e il cacao da spolverarci sopra.
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Ora siamo pari…..Io avrò at-tentato con il gelato, ma pensare appena sveglia alla panna con i cialdoni è ancora peggio!!!! Dovrò digiunare tutta la giornata!!!! 🙂 🙂 🙂
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Ho l’acquolina in bocca… (:
Un bacio,
Paola
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Cavolo Fausta ma approfondisci sempre ogni argomento? Ummmm che bono il gelatoooo.Bacione
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Sono una gran curiosa, mi piace sapere di più….
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😉 brava
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Una storia… gustosa.
Si avverte il sapore del gelato sopra il palato.
Un sorriso per la nuova settimana.
^___^
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Buongiorno Fausta, ti auguro un splendido inizio di una primavera da sogno in amicizia Pif
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Grazie Rebecca!
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Che voglia di gelato! Mamma mia, un post tentatore! 😉
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“Buon talenti”…non e’ che a gesu’ fu offerta questa specialita’ quando racconto’ la parabola dei..talenti? 🙂 scherzo Fausta, e Lui non se la prende…sono i fondamentalisti a pensare che “su di Lui non si deve scherzare”.
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Primavera….*Gia’……..qualche… 🙂 MARGHERITA… pratolina (per Margh-ian e’ importante la precisazione!!!!). Che bella la Primavera…per me esistono due stagioni, una brutta appena conclusasi -anzi no, siamo ancora in odor di inverno- ed una bella, da aprile ad ottobre. Poi…di nuovo..oddio!
Ma non pensiamoci. Cio’ che mi vien difficile capire e’ perche’ a certi piace l’inverno, va bene i gusti ma…Ciao Fausta!!!
Marghian
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