Venerdì Santo

Prologo

 

I miei giorni camminano

davanti ai tuoi

e danno loro un senso.

 

Essi ti hanno strappato

Alla Tua dimora eterna

facendoTi

il primogenito dei perduti.

 

Tu ora non sei

Che un nostro fratello,

hai sofferto in Te

ogni nostro dolore.

Noi ti sentiamo vicino

Nel Tuo lamento

E nel Tuo pianto,

nella fossa di Lazzaro.

 

Ora la nostra carne non Ti abbandona

Sei un Dio che si consuma

In noi. Un Dio

Che muore.

 

(da “O sensi miei” di Davide Maria Turoldo)

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