Bertolt Brecht

Ho “rubato” dal blog di una mia amica – http://danielaedintorni.com/ – questa poesia che amo tantissimo, per ricordare la morte nel 1965 di questo grandissimo autore, drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco.

Sue sono opere come Tamburi nella notte, l’Opera da tre soldi, Santa Giovanna dei Macelli, l’Irresistibile ascesa di Arturo Ui, Madre Coraggio e i suoi figli e la stupenda Vita di Galileo…..e mi fermo perchè ci sarebbe da nominare tutta la sua vastissima opera e le sue poesie.

Amare il mondo

 

Ci impegniamo, noi e non gli altri,

unicamente noi e non gli altri,

né chi sta in alto, né che sta in basso,

né chi crede, né chi non crede.

Ci impegniamo:

senza pretendere che gli altri si impegnino per noi,

senza giudicare chi non si impegna,

senza accusare chi non si impegna,

senza condannare chi non si impegna,

senza cercare perché non si impegna.

Se qualche cosa sentiamo di “potere”

e lo vogliamo fermamente

è su di noi, soltanto su di noi.

Il mondo si muove se noi ci muoviamo,

si muta se noi ci facciamo nuovi,

ma imbarbarisce

se scateniamo la belva che c’è in ognuno di noi.

Ci impegniamo:

per trovare un senso alla vita,

a questa vita

una ragione

che non sia una delle tante ragioni

che bene conosciamo

e che non ci prendono il cuore.

Ci impegniamo non per riordinare il mondo,

non per rifarlo, ma per amarlo.

  1. piango nel leggere questa poesia perchè mi sembra di ascoltare mia madre mi rimproverava tutte le volte che provavo a giudicare chi secondo me non meritava tanto e mi diceva impegnati a non giudicare.Questa battaglia tra la mia belva e le sue parole l’ho portata avanti per anni Un conflitto con me stessa che mi ha fatto stare male Poi ho capito che in lei questa belva non c’era mentre in me esiste. Sconfiggerla non è facile non mi rassegno all’ingiustizia, alla cattiveria e non riesco a perdonare. Non cambio il mondo ma vorrei che fosse migliore, anch’io come lei lo amo. Le parole di Brecht e di mia madre sono un’aiuto per chi,come me, deve gestire la belva che è in noi :Ciao Fausta scusami ma la tua bellissima poesia mi ha ricordato la mia dolce mamma e mi è sembrato per un attimo, di averla accanto. Buon Ferragosto .

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    • Sono contenta. Gabri, di averti ricordato tua madre (non che ce ne fosse bisogno): la “belva” è in tutti noi, già riconoscerla presente è un primo passo…riuscire a perdonare è il paradiso…..noi siamo in cammino…..
      Buon ferragosto anche a te!

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  2. ” Sii tu il cambiamento che vuoi nel mondo ” ha detto Gandhi.
    E scopriamo in noi tutte le potenzialità che ci appaiono animalesche e che ben indirizzate sono le nostre passioni.
    Buon ferragosto!
    Love
    L

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  3. Sei stata bravissima per la scelta di una poesia che il mondo attende come segnale di cambiamento, ognuno di noi deve far la propria parte, e per essere sicuri di voler aderire al nostro operato, basta non cercare mai colui che dovrebbe prendere il nostro posto per far come noi, o più di noi, ho attraversato un momento difficile, proprio con chi non vuol fare il passo per ottenere pace e serenità, ma le ostilità non vanno da nessuna parte se non dal proprio egoismo da cui nascono.
    Fare un passo in più o prima ancora di altri per costruire, non sarà mai segno di debolezza, ma di virtù innata.
    L’umanità necessità di persone che hanno voglia di…………………………………………………………………………………………

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  4. “con il vostro carisma, Madre, lei puo’ aiutare noi politici a cambiare il mondo!”.

    “Pensateci voi a cambiare il mondo, io penso a….soccorrerlo” (Madre Teresa).

    :)Buon Ferragosto, Fausta!!!!! Ciao carissima amica.

    Marghian

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  5. Credo che non si possa cambiare il mondo, bisognerebbe cambiare l’uomo e l’uomo non si cambia se non in minima parte. Si può però cercare di renderlo migliore per qualche aspetto, cercando appunto di migliorare prima di tutto noi stessi. Credo che la via migliore per farlo sia diventare consapevoli delle nostre piccole e grandi meschinità, egoismi e cattiverie che tutti abbiamo. Se conosciamo ciò che siamo, possiamo sperare di riusire a migliorarci.
    Ciao

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  6. Neanche io conoscevo questo testo Fausta…pensa che era tutto l’anno (ma anche da tanto tempo prima) che cercavo
    delle parole per esprimere ciò che Brecht ha espresso, e non riuscivo a trovarle. Quindi anch’io ho pensato di condividere la poesia…grazie!

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  7. Ciao fausta, riguardo al mio post….No, non lo dico io, semplicemente e’ cosi’. Ho parlato con molti credenti, che si scandalizzavano solo se parlavo di altri pianeti abitati (no, ma l’uomo e’ volto di Dio sulla Terra..ci crederei se non ci fosse stato gensu’..ma questo gesu’ non lo dice….) ce ne’ abbastanza per dire che si’, molti credenti sono acritici, direi fondamentalisti, pur se si dichiarano “cattolici” e non “testimoni di Geova”-ho consosciuto cattolici che li battono!-.. Ovviamente non tutti i credenti sono cosi’, il mio e’ un disccorso statistico. In America poi..in dieci giorni che ci sono stato, canali tv trasmettevano programmi religiosi, stazioni televisive gestite da congreghe come “praise the lord”- lodate il signore, una famosissima setta fondamentalista- ed altre ancora. I creatori di questo video sono sicuramente di qualche setta fondamentalista, non so quale ma…..
    Prova per esempio a “sentire” i protestanti americani: inventori del gospel ma di un integralismo..guai toccargli “adamo ed eva” . E sono perfino per la pena di morte. :(Per inciso.
    🙂 Ciao carissima Fausta.
    Marghian

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