Una foto

grondaia

 

Una foto che non sa di  nulla, anche piuttosto brutta….il tubo di una grondaia….

Ci passo sotto tutti i giorni perché è sul palazzo accanto al mio, nella direzione delle botteghe..e beh, sì, anche del supermercato perché di botteghe ce ne sono rimaste proprio poche.

C’è un forno e dalla porta aperta arriva un profumo di pane che rianima!

Prima c’era anche l’ortolano ed aveva dei prodotti sempre freschissimi ma per avere una scelta selezionata i prezzi erano alti ed ha resistito poco data la vicinanza del supermercato.

Avevano provato a mettere anche un piccolo negozio molto ben fornito, a conduzione familiare, comodissimo data la vicinanza con casa, ma per la stessa ragione dopo solo 4 mesi è stato chiuso.

Fortunatamente poco più distante c’è il punto vendita di una fattoria che si trova nei dintorni di Firenze: lì arrivano i prodotti che sono stati raccolti al mattino…. Magari c’è meno scelta e in una cesta puoi trovare mele, pere, verdura di tutte le misure – non quella che sembra clonata tanto è perfetta – ma è freschissima e quanto a sapore non c’è paragone. Anche i prezzi sono ottimi: un bell’esempio di produzione a km. 0.

Ma tutto questo non ha niente a che vedere con la foto….mi sono lasciata prendere la mano….

Appunto, la foto. L’ho scattata col telefonino – che è uno di quelli di vecchia generazione (è già tanto che fa le foto ma non sono certo perfette…) un po’ da lontano, dopo aver inutilmente aspettato …evidentemente la mia presenza era stata comunque notata.

Ecco, passando lì sotto un mattina mi accorgo che da quel buco nel muro spunta una codina….dopo un po’ un passerotto spicca il volo. Resto un po’ ferma e mi metto in ascolto: un leggerissimo pigolio esce da lì, leggero all’inizio poi col passar del tempo più forte…ed ecco che un altro passerotto (immagino siano il babbo e la mamma) torna e si infila di nuovo….un po’ di silenzio poi di nuovo il pigolio…..la prole è affamata…..me li immagino quei beccucci aperti ad aspettare il cibo!

Passo tutti i giorni e mi fermo sempre un po’ ad ascoltare quel pigolio e godere quello spettacolo di una famigliola di passerotti che ha trovato un posto riparato e sicuro per mettere su casa e famiglia – protetta da qualsiasi malintenzionato, che sia gatto o essere umano (che spesso di umano ha troppo poco) e dalle intemperie di questa primavera bislacca…..

Spero di riuscire a godermi il primo volo di questi piccoli…..

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Mi piace la gente

Mi piace la gente che non guarda se l’erba del vicino è più verde, bensì cura con amore il proprio giardino.
Mi piace la gente che ogni giorno ringrazia il mondo d’avere il pane sulla tavola pensando non sia poi così scontato…
Mi piace la gente che prega per i propri affetti, ma anche per i propri nemici, affinché trovino la strada della luce.
Mi piace la gente che sa scrollarti di dosso la fatica con un sorriso…
E infine, mi piace la gente che non ha bisogno di troppe parole perché con un gesto, mi sa riempire un silenzio

(Anna Biason)

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23 maggio 1992

Giovanni Falcone:  la sua vita per la verità e la sua lotta contro la mafia…

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Il magistrato simbolo della lotta alla mafia. Per la sua ricerca della verità sulla mafia fu firmata la sua condanna a morte a Capaci..

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Non ti dimenticheremo, camminerai sulle nostre gambe e nel nostro cuore!

Come non potremo dimenticare la tua voce e le tue parole

Puoi costruire la pace

 

Se hai cibo,
puoi sfamare.
Se hai acqua,
puoi dissetare.
Se hai cuore,
… puoi amare.
Se hai generosità,
puoi donare.
Se hai dignità,
puoi educare.
Se hai pazienza,
puoi sopportare.
Se hai comprensione,
puoi tollerare.
Se hai indulgenza,
puoi perdonare.
E se sfami,
disseti, ami,
doni, educhi,
sopporti,
tolleri,
e perdoni,
puoi costruire la pace.

(Patrizia Camesasca)

costruirelapace

 

 

 

Il flauto di canna

Il 6 maggio 1861 nasceva  Rabindranath Tagore.

Tra tutte le sue poesie, bellissime, amo particolarmente questa:

Mi hai fatto senza fine
questa è la tua volontà.
Questo fragile vaso
continuamente tu vuoti
continuamente lo riempi
di vita sempre nuova.

Questo piccolo flauto di canna
hai portato per valli e colline
attraverso esso hai soffiato
melodie eternamente nuove.

Quando mi sfiorano le tue mani immortali
questo piccolo cuore si perde
in una gioia senza confini
e canta melodie ineffabili.
Su queste piccole mani
scendono i tuoi doni infiniti.
Passano le età, e tu continui a versare,
e ancora c’è spazio da riempire.

 

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1 maggio

primo-maggio1

Si festeggia il lavoro? Quale? Il lavoro che non c’è, che è sfruttato, senza tutela o perfino negato.

Una festa che ricorda tanti morti, dagli operai che scioperarono negli Stati Uniti per l’orario di lavoro alla strage di Portella della Ginestra: concerti, manifestazioni, cortei possono bastare a ridarle gioia?

Festeggeremo ancora quando ci sarà lavoro per tutti, senza distinzione di razza, di colore, di religione…..

Festeggeremo ancora….festeggeremo di nuovo…

primo-maggio

OGNI UOMO AL SUO LAVORO

Nei luoghi deserti
noi costruiremo con nuovi mattoni.
Ci sono macchine e mani,
e calce per nuovo cemento.
Dove i mattoni sono crollati
noi costruiremo con nuove pietre.
Dove le travi sono spezzate
noi costruiremo con nuovo legno.
Dove la parola non è pronunciata
noi costruiremo con nuovo linguaggio.
C’è un lavoro comune,
e c’è una fede per tutti,
un compito per ognuno.
Ogni uomo al suo lavoro.

(Thomas Stearns Eliot)