Un fantasmagoria di luci, colori, musica, lustrini e parrucche, balletti e canzoni… questa è “Priscilla, la regina del deserto – il Musical”, spettacolo attesissimo a cui ho assistito ieri pomeriggio in un Teatro Verdi in cui non sarebbe entrato più neppure uno spillo!
Su un autobus rosa, chiamato Priscilla, salgono tre amici – tre drag queen – a seguito di un ingaggio che li farà portare il loro spettacolo, attraverso il deserto australiano, da Sidney fino nella città di Alice Springs.
Ma non è solo il lavoro a spingerli a lasciare la loro città: Tick (Mitzi), insieme ai suoi amici Bernadette e Felicia (Adam), vuole andare a conoscere il figlio di 6 anni, avuto da sua moglie prima di fare la scelta di “diventare donna”.
Il viaggio nel deserto è pieno di soste, incontri e scontri (difficile farsi accettare in piccole città di provincia) ma alla fine i tre troveranno più di quello che si aspettavano dal viaggio: Tick avrà la gioia di sentirsi chiamare papà dal bambino che non avrà nessuna difficoltà ad accettare un padre “sui generis”, Bernadette troverà in Bob il compagno della sua vita e Felicia troverà finalmente la serenità nell’accettazione del suo essere.
Una perfetta sceneggiatura, alcune centinaia di costumi sfavillanti e fantasiosi, balletti vivacissimi, splendide musiche (basti pensare a canzoni come Material Girl, It’s Raining Man, I Will Survive), battute frizzanti fanno sì che lo spettacolo diverta e prenda il cuore del pubblico.
Ma non è solo questo (e già basterebbe per aver voglia di rivederlo ancora e ancora): allo sfarzo e al divertimento si alternano momenti di grande sentimento e malinconia… “dopo venti anni fa ancora male sentirsi non accettati” dice Tick con dolore.. C’è un messaggio molto importante da cogliere all’interno di uno spettacolo che sembra più che altro futile e dissacrante: famiglia, tolleranza, accettazione sono temi che creano momenti molto emozionanti all’interno del divertimento.
Viaggiare su Priscilla vuol dire divertirsi e riflettere….uno spettacolo che lascia il segno!
Bravissimi i tre personaggi principali, fantastico il bambino che recita e canta con la grazia di un professionista, bravissimi tutti da Bob che si unisce a loro nel viaggio, ai “cammei” (piccoli spassosi personaggi che i tre incontrano durante il viaggio), ai ballerini che non solo regalano momenti effervescenti ma cantano anche in diretta (come tutti, del resto…)
Non ho visto il film e pensavo che si trattasse di un musical bello ma vi ho trovato molto di più…uno spettacolo che non potrò dimenticare…
