Un pranzo veramente speciale

Nelle strade del centro di Firenze, dietro ai grandi portoni di legno lavorati si aprono degli splendidi cortili.

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In via dei Serragli, la bellissima lunga strada

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che dal Ponte alla Carraia arriva a Porta Romana,

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attraversando il quartiere di San Frediano in Oltrarno si apre l’Atelier Artgianelli,

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un luogo di scambio di saperi che riguardano l’arte con lo scopo di diffondere attraverso l’incontro e l’insegnamento, i mestieri dell’artigianato artistico.

Nel bel cortile c’è un locale molto particolare, il Ristorante dei Ragazzi del Sipario.

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È lì che alcuni giorni fa sono stata con mia figlia a pranzo.

“I Ragazzi del Sipario” è una cooperativa onlus in cui lavorano per la maggior parte ragazzi con handicap intellettivo e sensoriale., con la presenza di alcune meravigliose persone che li guidano nella loro attività con un amore ed una pazienza infinite.

È importante per tutti , tanto più per chi ha meno capacità e risorse, potersi sperimentare, dedicarsi ad un lavoro ed ottenerne i frutti e i ragazzi ci mettono veramente tanto impegno e tanta energia.

L’ambiente è molto bello, luminoso e ampio. Alle pareti ci sono i quadri dipinti dai ragazzi, le tavole ben apparecchiate, con gusto e fantasia.

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C’è tanta cordialità e ci si sente proprio come a casa propria. Il menù presenta i piatti tradizionali della cucina toscana, piatti semplici ottenuti con ingredienti di uso comune ma ben fatti e sfiziosi…

Tante storie personali – una per ogni ragazzo – che si mettono insieme per una grande avventura:

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li vediamo concentratissimi quando portano i piatti da servire in tavola e si spalancano in un gran sorriso quando arrivano a destinazione senza incidenti e li ringrazi anche tu con un gran sorriso perché è proprio bello vedere l’amore che mettono nei loro gesti a volte un po’ goffi… ma qui nessuno ride di loro e il loro lavoro viene sempre apprezzato….e anche se ci scappa una risata parte proprio da loro che non si vergognano a prendersi in giro!

E’ una nuova esperienza fiorentina, “La Vetrina Toscana”, che ha coinvolto grandi chef che sono andati a lavorare con loro per insegnare nuove ricette e alcuni trucchi del mestiere,

con Dario Cecchini

 

così come artigiani locali hanno contribuito con le stoviglie e i bicchieri e alcune cooperative della Garfagnana che forniscono i prodotti per le “serate a tema” che vengono fatte il Venerdì e il Sabato. Inoltre sta iniziando anche la nuova sfida… quella del Catering e chi ne ha usufruito è rimasto veramente contento della loro bravura e simpatia!

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Per la cronaca io ho preso un risotto ai porri, delizioso, ed un gustoso piatto di bocconcini di tacchino in salsa di peperoni con patate arrosto e mia figlia le penne al radicchio e taleggio e il peposo al barolo (ci siamo anche scambiate i piatti per assaggiare tutto!). poi, ovviamente un dolcetto: il tiramisù ricoperto da una squisita crema di cioccolato e il caffè. Se si deve fare un appunto ai piatti è che sono abbondantissimi ma lo chef ci ha spiegato che questi ragazzi hanno sempre fame e calcolano le porzioni sulla loro voglia di mangiare!!!!!

E questo è il mitico Edo che ci ha servito a tavola, con perizia e con tanta, tanta simpatia!

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Ogni giorno

DONNA

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni….
Però ciò che è importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è a colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c`e` una linea di partenza.
Dietro ogni successo c`e` un’altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite…
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c`e` in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però non trattenerti mai!!!

Madre Teresa di Calcutta

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Quaresima

40 giorni per mettersi in cammino

40 giorni per ritrovare se stessi

40 giorni per liberarsi dalle scorie accumulate nell’inverno sul corpo e sullo spirito

40 giorni per dare spazio al silenzio

40 giorni per scendere nel profondo di sé e dirsi verità anche scomode

40 giorni di attesa fattiva e attiva nella riflessione e nell’incontro con l’altro

40 giorni per tuffarsi nell’amore e nel perdono di Dio Padre

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Pretty

Ieri sera,  per chiudere in bellezza il mese di febbraio, sono stata con mia figlia, al bellissimo Teatro Dante di Campi Bisenzio vicino a Firenze

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a vedere una commedia di cui sapevamo poco o niente. Ci aveva richiamato la presenza di Filippo Nigro, attore che apprezziamo molto sia per averlo visto e seguito in “R.I.S. delitti imperfetti” in televisione sia per la sua presenza in bellissimi film come Le fate ignoranti o La finestra di fronte.

Si trattava di “Pretty, un motivo per essere carini” una ironica  commedia dell’autore americano Neil LaBute: la storia è una riflessione, a volte esilarante a volte feroce, sulla tirannia della bellezza e sulla difficoltà di comunicazione tra uomo e donna, di quanto siano fragili i rapporti nel vivere quotidiano.

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La storia di due coppie Greg-Steph e Kent-Carly.

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Il protagonista Greg (Nigro), un uomo che porta sempre con sé un libro, scopre pian piano quanto sia facile essere fraintesi e quanto sia difficile farsi ascoltare e comprendere fino a rendersi conto che la ricerca della bellezza e di piacere sempre alle persone con cui condividiamo la vita possa portare all’infelicità e alla rottura dei rapporti.

Oltre a Nigro recitano (tutti e quattro sono bravissimi!) Giulio Forges Davanzati (Kent), Dajana Roncione (Carly) e Fabrizia Sacchi (Steph).

Una scenografia e una regia modernissime, molto interessanti…..

Guardando Fabrizia Sacchi, sia sulla locandina che poi sulla scena mi domandavo dove l’avessi vista…un volto che mi era familiare. Arrivata a casa ho cercato anche sul web notizie di lei, un gran curriculum sia televisivo che cinematografico, ma non ero riuscita a capire dove l’avevo vista, cosa di cui ero sicura.

Poi questa mattina, appena sveglia, ho ricordato dove quel viso mi aveva così colpito….

Si trattava di uno dei più bei corti (anzi per me il più bello) che avevo visto. “Piccole cose di valore non quantificabile”: sono sicura che lo conoscete ma lo voglio riproporre, per la sua bellezza e per l’emozione che ogni volta mi trasmette