‘Giornata internazionale contro la violenza sulle donne’

Una poesia per oggi, un oggi che dovrebbe essere ogni giorno….
rosa

Nessuno può immaginare
quel che dico quando me ne sto in silenzio
chi vedo quando chiudo gli occhi
come vengo sospinta quando vengo sospinta
cosa cerco quando lascio libere le mie mani.

Nessuno, nessuno sa
quando ho fame quando parto
quando cammino e quando mi perdo,
nessuno sa
che per me andare è ritornare,
e ritornare è indietreggiare
che la mia debolezza è una maschera
e la mia forza è una maschera
e quel che seguirà è una tempesta.
Credono di sapere
ed io glielo lascio credere
e creo.
Hanno costruito per me una gabbia
affinché la mia libertà
fosse una loro concessione
e ringraziassi e obbedissi.
Ma io sono libera prima e dopo di loro,
con e senza di loro
sono libera nella vittoria e nella sconfitta.
La mia prigione è la mia volontà!
La chiave della prigione è la loro lingua
ma la loro lingua si avvinghia
intorno alle dita del mio desiderio
e al mio desiderio non impartiscono ordini.
Sono una donna.
Credono che la mia libertà sia loro proprietà
e io glielo lascio credere
e avvengo.

(Joumana Haddad)

 

 

Una notizia che non è stata data

 QUANDO MAH GUL È STATA DECAPITATA

Una giovane donna afgana ha rifiutato di prostituirsi. Per questo è stata decapitata dalla famiglia di suo marito

La maggior parte di noi non saprà mai chi era Mah Gul, oppure si dimenticherà molto presto di lei.

Mah Gul era una giovane donna di 20 anni e viveva a Herat, in Afghanistan. È stata decapitata dalla famiglia di suo marito, nell’ottobre del 2012, per aver rifiutato di prostituirsi. Il mondo non ha tremato.

Quando Mah Gul è stata decapitata, nessuno ha acceso una candela. Nessuno ha pregato per lei.

Nessuno le ha scattato una foto. Nessuna città ha esposto manifesti con sopra il suo nome e la sua foto.

Quando Mah Gul è stata decapitata, i reportage parlavano del dibattito presidenziale in America.

Quando Mah Gul è stata decapitata, un soldato in Afghanistan scriveva una lettera a suo figlio.

Quando Mah Gul è stata decapitata, gli insegnanti afgani ricopiavano per l’ennesima volta una storia noiosa e distorta sulle lavagne.

Quando Mah Gul è stata decapitata, una prostituta di Kabul era appoggiata a un muro freddo, piangendo dalla fame.

Quando Mah Gul è stata decapitata, le emittenti televisive afgane trasmettevano le soap opera indiane.

Quando Mah Gul è stata decapitata, il nostro vicino stava picchiando di nuovo sua moglie.

Quando Mah Gul è stata decapitata, i reportage parlavano del dibattito presidenziale in America.

Quando Mah Gul è stata decapitata, un soldato in Afghanistan scriveva una lettera a suo figlio.

Quando Mah Gul è stata decapitata, gli insegnanti afgani ricopiavano per l’ennesima volta una storia noiosa e distorta sulle lavagne.

Quando Mah Gul è stata decapitata, una prostituta di Kabul era appoggiata a un muro freddo, piangendo dalla fame.

Quando Mah Gul è stata decapitata, le emittenti televisive afgane trasmettevano le soap opera indiane.

Quando Mah Gul è stata decapitata, il nostro vicino stava picchiando di nuovo sua moglie.

Quando Mah Gul è stata decapitata, le donne di Herat stendevano le camicie ad asciugare, sperando di sentirsi un giorno libere.

Quando Mah Gul è stata decapitata, le donne americane facevano yoga per alleviare lo stress.

Quando Mah Gul è stata decapitata, un “intellettuale” afgano commentava il fatto che oggi le donne indossano veli più piccoli, e un mullah locale predicava di come il lavoro alle donne promuove la prostituzione.

Quando Mah Gul è stata decapitata, Angelina Jolie non lo sapeva.

Quando Mah Gul è stata decapitata, le nostre allieve non hanno indossato veli neri in segno di lutto.

Quando Mah Gul è stata decapitata, il presidente era molto impegnato.

Quando Mah Gul è stata decapitata, il mondo non ha tremato. In ogni parte del pianeta, le persone continuano la catena di montaggio delle loro vite.

Quando Mah Gul è stata decapitata, sua madre ha sorriso, perché sua figlia era finalmente libera.

Dal blog di Noorjahan Akbar per The Post Internazionale
(Traduzione di Federica Flisio)

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Una poesia

Domenica sera con una poesia

L’ho letta e mi è piaciuta molto, mi ha invitato alla riflessione….

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“Appendi il tuo cuore”

Appendi il tuo cuore sul filo della biancheria
fino a quando il sole farà evaporare tutte le tue pene,
fino a quando il vento porterà via tutti i tuoi dolori.
Trasforma il buio in stelle colorate
che riempiono il cielo della tua bocca!
Fai la magia di far splendere la tua vita
pulisci tutto lo sporco
che ancora abita nel tuo tempio!
Perdona tutto e tutti
in modo da sentirti leggero
Perdona te stesso
così da poter proseguire il tuo cammino!

(Rose Kareemi Ponce)

2 novembre

Se mi ami non piangere!
Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo,
se tu potessi vedere e sentire quello che io vedo e sento
in questi orizzonti senza fine,
e in questa luce che tutto investe e penetra,
tu non piangeresti se mi ami.
Qui si è ormai assorbiti dall’incanto di Dio,
dalle sue espressioni di infinità bontà e dai riflessi della sua sconfinata bellezza.
Le cose di un tempo sono così piccole e fuggevoli
al confronto. Mi è rimasto l’affetto per te:
una tenerezza che non ho mai conosciuto.
Sono felice di averti incontrato nel tempo,
anche se tutto era allora così fugace e limitato.
Ora l’amore che mi stringe profondamente a te,
è gioia pura e senza tramonto.
Mentre io vivo nella serena ed esaltante attesa del tuo arrivo tra noi,
tu pensami così!
Nelle tue battaglie,
nei tuoi momenti di sconforto e di solitudine,
pensa a questa meravigliosa casa,
dove non esiste la morte, dove ci disseteremo insieme,
nel trasporto più intenso alla fonte inesauribile dell’amore e della felicità.
Non piangere più, se veramente mi ami!

Con le splendide parole di S. Agostino il mio ricordo per tutti i nostri cari che ci hanno preceduto nel cammino verso la luce….

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