Io c’ero, avevo 5 anni, ma ricordo molto bene questa giornata con una strana emozione, coinvolta dalla festa che vedevo intorno a me: anche a casa nel poco che c’era ci fu una piccola crostata che mamma era riuscita a fare sacrificando un barattolino di marmellata
La ricordo con la paura che spesso mi aveva preso il cuore, ancora sgomenta per tutte le paure che avevo provato durante quegli anni in quella Roma Città Aperta in cui era così difficile vivere…. la borsa nera e il poco poco da mangiare, i bombardamenti, i traccianti della contraerea la notte… anche se nonostante tutto sentivo forte in casa e fuori la voglia di pace.
La ricordo con gusto, proprio uno dei cinque sensi, per la scatoletta di zuppa di fagioli che mi regalò un americano allungandosi dal camion su cui passavano nel loro ingresso a Roma. Di sicuro non proverò più lo stesso piacere con cui mangiai quella zuppa dopo anni delle solite poche cose…
La ricordo con amore perché finalmente papà sarebbe tornato a casa, quel papà di cui avevo ricordi forti ma piccoli – i suoi capelli “di qua e di là e niente in mezzo… gli occhi azzurri come quelli della sorellina, i salti sulle sue ginocchia – dato che era stato mandato a lavorare a Bergamo all’inizio della guerra ed era stato così difficile avere sue notizie….passavano anche settimane, attaccate alla radio tenuta bassissima nei rari momenti in cui veniva data la corrente, per sentire se c’era un messaggio in codice che rassicurasse almeno della sua vita.
Ricordo il coraggio, la solidarietà, e soprattutto ricordo la sensazione forte, meravigliosa che aveva dato a tutti quel messaggio ripetuto tante volte “La guerra è finita” e il senso forte di LIBERTA’ che era nato nel cuore!
Ieri sera sono andata a vedere uno spettacolo molto bello sulla resistenza, scritto e “vissuto” dalla giovane artista Marta Cuscunà. Lo spettacolo terminava con le parole
“RESISTENZA oggi e sempre RESISTENZA perché è bello vivere liberi”
E questa mattina mi sono ricordata della struggente poesia di Piero Calamandrei
Ora e sempre Resistenza
Lo avrai
camerata Kesserling
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi
non con i sassi affumicati dei borghi inermi
straziati dal tuo sterminio
non con la terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non con la neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non con la primavera di queste valli
che ti vide fuggire
ma soltanto con il silenzio dei torturati
più duro d’ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi che volontari si adunarono
per dignità non per odio
decisi a riscattare la vergogna e il terrore del mondo
su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi con lo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama ora e sempre
Resistenza.
Vorrei dire ai giovani “La libertà è una cosa grande, non ve la lasciate scappare, non vi fate addormentare, resistete a chi vi vuole piatti e sfiduciati…. Vivete con gioia e consapevolezza perché la cosa che più conta e che ogni persona al mondo desidera più di ogni altra cosa:
Vivere liberi!
Bellissimo post, scritto con il cuore di chi le cose le ha sentite forte. Grazie di averci trasmesso queste emozioni, ne abbiamo tutti bisogno. Buon 25 Aprile 🙂
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ho avvertito brividi mentre ti leggevo, noi che quei momenti non li abbiamo vissuti, se non attraverso a racconti di nonni e genitori….. Buon 25 aprile di cuore ❤
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Quando posti qualcosa c’è sempre dentro la tua anima che mi piace tanto.
Io sono nata alla fine del 1945 per cui non ho ricordi, mio marito invece si e spesso me ne parla. Ciao Fausta buon 25 aprile
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Mi hai fatto commuovere, intenso e sentito questo post.
W la RESISTENZA!
Un abbraccio da Lauraluna
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bellissimo post viva il 25 Aprile e viva la libertà ciao dolcissima donna
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Veramente intenso è questo post, dove i ricordi affiorano come le acque carsiche dalla memoria.
Quest’anno dopo tanti anni di oblio si avverte il senso della giornata, anche se qualcuno ne vuole negare la validità.
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Leggendo è impossibile non emozionarsi, perchè si vede quanto ti sei emozionata tu… E questi post mi piacciono sempre tantissimo 🙂
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E’ commovente il tuo ricordo e apprezzo anche la poesia di Calamandrei che, incredibilmente, non conoscevo.
Grazie Fausta., riporterò il tuo post nel mio blog.
Buon 25 aprile, ciao
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Grazie a te, Sari! Un abbraccio!
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Bello questo ricordo che hai condiviso, la guerra ha lasciato tracce profonde in quanti l’anno vissuta, la testimonianza verso chi ignora certi passaggi della nostra libertà è importantissima.
Buon 25 aprile 🙂
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Grazie del ricordo, del racconto che hai lasciato per noi.
E’ come un gioiello di giada, perchè dentro vi è rimasta imprigionata una creatura, quella bambina di quattro o cinque anni che aspettava trepidante il suo papà e che ha gioito come nessun altro per la fine della paura.
I bambini hanno un senso speciale che misura la paura su lunghezze d’onda sconosciute agli adulti, per questo anche la fine di quella paura è ancora più forte e fisica che per gli altri.
Immagino l’esplosione che avvenne in quel cuoricino in quel momento, e anche l’appetito con cui quella zuppa di fagioli fu inghiottita in un battibaleno…
Buon 25 aprile, Fausta cara,
Piero
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Hai ricevuto una nomination http://ladimoradelpensiero.wordpress.com
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Io invece nel ’45 non ero ancora nato. Ma sono felice di ssere nato in un paese liberato dal totalitarismo. L’Italia avra’ mille difetti, ma..Churchil diceva: “la democrazia non e’ di certo un sistema perfetto, ma non ne conosco uno migliore”. viva la liberta’! Non solo quella “politica” ma soprattutto quella del cuore e della mente, le idee..che il totalitarismo soffoca, e reprime.
Cambiando decisamente argomento, e cioe’ il mio post sulle due canzoni de “Le Orme”, dove tu hai commentato…”.la mia musica e’ solo ..tanto pe’ sona’, per fa’ quarcosa”, come cantava Nino Manfredi, “tanto pe’ canta’…” 🙂
De “Le Orme” è bella anche “Figure di cartone”, ma rimane un po’ piu’ noiosa, rispetto alle altre. Tutte belle le canzoni delle Orme, ma soprattutto ricche musicalmente. Il gruppo italiano de “le orme” vene paragonato addirittura a “Emerson Lake & Palmer”..dei quali postero’ qualcosa, fra qualche giorno. Ciao Fausta, e grazie 🙂
Marghian
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