“Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire”

Quanti tragici incidenti, quante lotte sono state necessarie perché i sindacati arrivassero ad ottenere condizioni umane e diritti per tutti i lavoratori!

Perché il lavoro, oltre a garantire un guadagno che permetta il sostentamento dell’uomo e della sua famiglia, dà la misura della dignità di ogni essere umano.

Ma è così ancora oggi?

Nonostante il progresso, o forse proprio a causa di questo, la dignità del lavoro e del lavoratore è stata travolta dall’economia di mercato….

La validità del lavoro è sottomessa al profitto e le scelte politiche avallano questa realtà.

Io ricordo città in cui il 1° maggio a fatica si trovava un bar aperto per prendere un caffè e oggi la maggior parte dei negozi del centro sono aperti…. L’importante è che la gente spenda!

A causa di leggi non rispettate tante persone perdono il loro posto di lavoro, tanti “sopravvivono” con la cassa integrazione….

Disumano e umiliante…. Ha ancora senso celebrare questa “festa”?

Eppure io sogno ancora di vedere il lavoro tornare al suo valore vero, alla sua dignità…..

papaveri

  1. Ed io sogno con te!!!!! Proprio poco fa dicevo a mio marito che, uscendo, avevo trovato il supermercato, l’edicola, il bar vicino casa, APERTI. Non abitiamo in centro ma in periferia. Un tempo era tutto deserto.
    Ma che festa dei lavoratori è?
    Ciao Fausta, buon primo maggio.

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    • Ce’ anche questa:

      Peccato che non ho trovato “mondinella” sempre della Identici. “Son la mondina, son la sfruttata..son la proletaria che giammai tremo’, mi hanno uccisa e incatenata, carcere e violenza, nulla mi fermo’. Ed ai padroni farem la guerra, tutti quanti insieme noi vingerem..” eccetera.

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      • “..insieme noi vince..rem” 🙂

        Ma… questa io la conoscevo! Non come “mondina” ma ..con altre parole. “mama, papa’, non piangere, che’ sono ritornato. Non sono piu’ in licenza, ma per sempre congedato…” (quando ero soldato) 🙂

        Marghian

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  2. C’e che ci sono persone ancora che pensano che bisognerebbe lavorare di piu’. E non lo dice solo qualche imprenditore, che tiene per suo interesse a che si lavori di piu’, ma persone semplici, e ce en sonno tante. Una signora, moglie di uno che, non molto ricco, assumeva ragazzi per vendemmiare (ci andavo anche io, tutti gli anni, fino al 1985, quando cominciai a lavorare per lo Stato..). Ebbene, sentii la signora dire, ad una sua comare: “immo’, is’operaius fàint’ ott’orèddasa e ci àndanta..” “adesso gli operai fanno otto orette..e se ne vanno!”. E’ triste, questo. Gente comune , semplice, che sta..dalla parte dei padroni. Ciao Fausta.

    Marghian

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    • Tieni anche conto che le otto ore … devono farsele anche tutte al nero, e restano sempre troppo poche…
      Purtroppo, stiamo importando il modello di economia cinese, invece che esportare il nostro europeo. Il welfare, l’avevamo inventato noi, qua, in Europa, e doveva proteggere tutti, cittadini e lavoratori, migranti e rifugiati.
      E invece?
      Oggi pare che non si debba proteggere più nulla, piuttosto si liberalizza tutto.
      Anche il lavoro, che diventa merce di contrabbando.
      Un caro saluto,
      Piero

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  3. Arrivo in ritardo a commentare il tuo post, cara Fausta, e sono totalmente d’accordo con te… il mercato pretende di avere tutti a disposizione 24 ore su 24. Ma il brutto e’ che noi troppo spesso ci adeguiamo. Quanti si sentono dire: e, con la crisi che c’e’, volete tenere chiuso? Come se tenere aperto il primo maggio moltiplicasse i soldi in tasca alla gente…

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