Per sorridere…

Non sono le persone che vogliono la guerra, la guerra viene imposta da chi ha interessi politici ed economici….

Rileggevo S. Ambrogio di Giuseppe Giusti e mi sono fermata sui versi

«Costor», dicea tra me, «Re pauroso
degl’italici moti e degli slavi,
strappa a’ lor tetti, e qua senza riposo
schiavi gli spinge per tenerci schiavi;
gli spinge di Croazia e di Boemme,
come mandre a svernar nelle maremme.

A dura vita, a dura disciplina,
muti, derisi, solitari stanno,
strumenti ciechi d’occhiuta rapina,
che lor non tocca e che forse non sanno….

A conferma ho trovato sul web la foto di questa lapide posta a memoria….

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SHOA

 

Shoa

“Difficile da riconoscere, ma era qui.
Qui bruciavano la gente.
Molta gente è stata bruciata qui.
Si, questo è il luogo.
Nessuno ripartiva mai di qui.
I camion a gas arrivavano là…
C’erano due immensi forni…
e dopo, gettavano i corpi in quei forni,
e le fiamme salivano fino al cielo.

Fino al cielo?

 

Si.
Era terribile.
Questo non si può raccontare.
Nessuno può
immaginare quello che è successo qui.
Impossibile. E nessuno può capirlo.
e anche io, oggi…

Non posso credere di essere qui.
No, questo non posso crederlo.
Qui era sempre così tranquillo. Sempre.
Quando bruciavano ogni giorno 2000 persone, ebrei,
era altrettanto tranquillo.
Nessuno gridava. Ognuno faceva il proprio lavoro.
Era silenzioso. Calmo.
Come ora.”
tratto da ‘SHOAH’ di CLAUDE LANZMANN

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Epifania…riflessioni

“Quando Gesù fu nato a Betlemme di Giudea ai tempi del Re Erode, ecco apparire dall’Oriente a Gerusalemme alcuni Magi, i quali andavano chiedendo dove fosse nato il Re dei Giudei, perché – dicevano – avevano visto la sua stella al suo sorgere ed erano venuti ad adorarlo […]. Allora Erode, accolti segretamente i Magi, si informò accuratamente da loro circa l’epoca in cui la stella era apparsa […]. Udito il re, essi partirono ed ecco, la stella che avevano visto al suo sorgere, apparve di fronte a loro, finché si arrestò sul luogo dove stava il Bambino…” (Matteo 2, 1 – 12)

 La descrizione di loro è scarna…. Si parla di “alcuni” …non sono tre…non sono Re … forse sono studiosi …

 Cosa ha li ha spinti a muoversi quel giorno che nel cielo, un cielo stellato come lo può essere solo sul deserto dove niente inquina l’aria, un segno li ha fatti partire…

 È qualcosa che urge dentro, il bisogno di capire: restare fermi significa spegnere quel fuoco, quel desiderio.

 Andare, camminare, muoversi alla ricerca di una risposta senza sapere dove e cosa troveranno…forse è andare verso se stessi, cercare nel profondo del cuore il senso della vita.

 Non hanno trovato un Re….

 Nel deserto…nel loro silenzioso camminare hanno trovato una casa dove due sposi amorevoli cullano un Bambino …

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 In questi giorni la cometa Catalina sta solcando i nostri cieli … Che sia un invito per noi a muoversi, a lasciare le vecchie certezze e aprirsi alla novità?

Cometa Catalina

Ancora un augurio…

Non ti auguro un dono qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti e non soltanto per guadarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per guardare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita.

Elli Michler

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