“Quando Gesù fu nato a Betlemme di Giudea ai tempi del Re Erode, ecco apparire dall’Oriente a Gerusalemme alcuni Magi, i quali andavano chiedendo dove fosse nato il Re dei Giudei, perché – dicevano – avevano visto la sua stella al suo sorgere ed erano venuti ad adorarlo […]. Allora Erode, accolti segretamente i Magi, si informò accuratamente da loro circa l’epoca in cui la stella era apparsa […]. Udito il re, essi partirono ed ecco, la stella che avevano visto al suo sorgere, apparve di fronte a loro, finché si arrestò sul luogo dove stava il Bambino…” (Matteo 2, 1 – 12)
La descrizione di loro è scarna…. Si parla di “alcuni” …non sono tre…non sono Re … forse sono studiosi …
Cosa ha li ha spinti a muoversi quel giorno che nel cielo, un cielo stellato come lo può essere solo sul deserto dove niente inquina l’aria, un segno li ha fatti partire…
È qualcosa che urge dentro, il bisogno di capire: restare fermi significa spegnere quel fuoco, quel desiderio.
Andare, camminare, muoversi alla ricerca di una risposta senza sapere dove e cosa troveranno…forse è andare verso se stessi, cercare nel profondo del cuore il senso della vita.
Non hanno trovato un Re….
Nel deserto…nel loro silenzioso camminare hanno trovato una casa dove due sposi amorevoli cullano un Bambino …

In questi giorni la cometa Catalina sta solcando i nostri cieli … Che sia un invito per noi a muoversi, a lasciare le vecchie certezze e aprirsi alla novità?
