Archivi del mese: settembre 2016
Equinozio d’autunno
E’ scontata, lo so, ma a me questa poesia di Ungaretti piace tanto
Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie.
Buon inizio di Autunno!
Amicizia
Questa mattina ho letto questo breve brano su facebook…
Anche io credo nell’immenso valore dell’amicizia perciò ho voluto dedicarlo a tutti voi, miei amici, come augurio di una serena domenica!
“Molti anni or sono, viveva in Persia un monarca che amava il suo popolo. Per conoscerlo meglio, aveva l’abitudine di mescolarsi ad esso nei più diversi travestimenti.
Un giorno si recò come un miserabile ai bagni pubblici, prese posto in un angolo e fece la conoscenza dell’uomo addetto alle pulizie. Ogni giorno tornava a sederglisi accanto, ne condivideva i pasti e parlava a lungo con lui, tanto che il poveraccio si affezionò allo sconosciuto.
Finché un giorno l’imperatore gli rivelò la sua vera identità e gli chiese di scegliere un dono per suo ricordo.
L’uomo lo guardò sbalordito, poi disse: “Voi avete lasciato il vostro lussuoso palazzo per venire qui ogni giorno a condividere la mia dura vita e la mia miseria.
Ad altri avreste potuto fare ricchi doni, ma a me avete dato tutto voi stesso. Vi chiedo perciò una cosa: di non privarmi mai della vostra amicizia.”
Preghiera indiana
Amami ma non fermare
le mie ali se vorrò volare…
Non chiudermi in una gabbia
per paura di perdermi …
Amami con l’umile certezza
del tuo Amore ed io non andrò via …. e
se sarai con me io ti insegnerò a volare …
e tu mi insegnerai a restare

4 settembre 2016
Doroty Counts
Quando vidi per la prima volta Forrest Gump mi incuriosirono i vari momenti della storia d’America in cui era stata inserita la sua presenza e andai a cercarli sul web. Uno, in particolare, mi colpì e mi è tornato in mente ora perché è avvenuto il 4 settembre… di 59 anni fa.
Una storia di coraggio, determinazione, libertà
In quel giorno la giovane afroamericana Doroty Counts entrava nella Harding High School, fino ad allora riservata solo ai bianchi.
Ma una cosa è essere ammessi, una è essere accettati e Doroty fu fatta immediatamente oggetto di insulti, sputi, lancio di sassi.
All’interno dell’Istituto non cambiarono le cose, gli insegnanti la ignoravano, alla pausa pranzo le gettarono sul tavolo un secchio di immondizia. Ci furono minacce, anonime ovviamente, rivolte non solo a lei ma anche alla famiglia.
Il padre allora decise di toglierla dalla scuola; la famiglia si trasferì in Pennsylvania e lì Doroty si laureò nell’Università integrata di Philadelphia.
Le cose poi sono cambiate. La Hardy High School le conferì una laurea ad honorem e ricevette perfino le scuse di uno delle più accanite persone che l’avevano insultata
Ci sono due frasi che mi hanno colpita in particolare…
una è del padre: “Ricorda tutto quello che ti è stato insegnato. Affronta le avversità a testa alta. Non sei inferiore a nessuno”.
l’altra è sua: “La Harding ha cambiato la mia vita, certo. Ma l’ha cambiata in positivo perché, dopo quel che mi è successo, ho promesso a me stessa di impegnarmi affinché ciò non accadesse ad altri ragazzi”.
Ora vive a Charlotte – New York City, e lavora a livello locale senza scopo di lucro nella Child Care Resources Inc. per una migliore attenzione e cura dei bambini. Ha divorziato, e ha due figli che ha adottato, oramai grandi…
Mi entusiasma questo suo desiderio incessante di parlare ai ragazzi dell’importanza della formazione per far loro comprendere che le persone hanno dovuto combattere per dar loro questa opportunità, e che niente si riceve gratis ma che vale sempre la pena di combattere per sé e per gli altri!