Avvento…pensieri sparsi…

Con domani inizia il tempo dell’Avvento, uno dei tempi “forti”. Le quattro settimane che portano al Natale.

Ho sempre pensato a questi giorni come ad un viaggio, in un percorso che tappa dopo tappa porta a vivere in pienezza il Natale, accogliendo il grande dono di un Dio innamorato delle sue creature, che sceglie di vivere la nostra vita non dall’alto e da lontano ma “insieme” perché possiamo trovare la strada della gioia…

Un Dio che si fa cercare…ma si fa anche trovare…

Quest’anno l’età, il momento più difficile, gli avvenimenti intorno mi spingono su un’altra strada, la strada del silenzio e dell’attenzione.

Il silenzio perché per vedere bisogna fermarsi, prendersi un po’ di tempo per lasciare che si spengano i rumori del mondo.

L’attenzione, che mi permetta di guardarmi intorno e vedere la fatica e la sofferenza degli altri, del loro bisogno di un sorriso, di una mano che basta stringere in silenzio, aprendo il cuore per essere capace di dire “ci sono” con amore e generosità.

Spero di farcela, almeno un po’ e poi confido che sarà Lui a completare il mio cammino e a farmi arrivare a Natale avendo scoperto quanti doni ci vengono dati ogni giorno, quanta bontà e bellezza c’è in fondo al cuore di ogni uomo.

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2 novembre … il regalo di un amico

Quando saranno gli altri

a raccontare storie di te

vorrà dire che sarai arrivato

e che potrai decidere,

finalmente,

di attraversare la foresta

senza aver paura del buio

e di intraprendere un viaggio

senza misurarne la distanza

e di accompagnare gli uccelli migratori

senza chiederti per dove,

o ascoltare il tuo cuore

senza dover fare silenzio.

Allora, certo, sarai libero

e dal canto di un Fuoco che non si spegne

o contemplando un’Aurora eterna

potrai sorridere

di quanto, chi è rimasto, faccia fatica a capire…

(Lorenzo Lisci)

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2 Novembre… un ricordo un po’ speciale

 

La mia Mamma è morta a 90 anni, il 2 novembre 1988, nel giorno dedicato alla celebrazione dei defunti …

Tipico di lei che non voleva mai essere di peso alle persone… morire nel giorno dedicato ai morti per non rattristare un’altra giornata …

Per questo dedico a lei, che è sempre presente anche se non fisicamente, questa pagina e lo faccio con le parole che fanno da prefazione alla raccolta dei fogli che aveva scritto durante la guerra per il marito lontano…

Non credo che possa esserci un modo migliore per ricordare mamma che far conoscere queste sue “Lettere senza francobollo”.

La sua vita è stata tutta così, intessuta di fede e di amore, di pazienza e di sofferenza, di fragilità e di forza, dei suoi difetti e dei suoi pregi, una costante costruzione della sua morte.

Gli ultimi tre mesi di vita sono stati la realizzazione di quel paziente – anche se forse parzialmente inconscio – lavoro di accettazione, l’abbandonarsi fiduciosa nelle mani del Padre nonostante la sofferenza fisica e soprattutto morale, il superamento del suo orgoglio e del suo pudore “un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi” (Gv.21,18)

C’è un piccolo episodio che voglio ricordare: una settimana prima della sua morte c’erano con lei i nipoti e mamma pregava ad alta voce (come spesso faceva negli ultimi tempi quando era più agitata) cercando nella sua memoria oramai così labile le sue vecchie preghiere. Era così venuto fuori un “sia lodato …. san Martino e …e… santa gallina”. I nipoti erano rimasti interdetti non volendo prenderla in giro ma poi erano scoppiati a ridere. Alla loro risata il viso di mamma si era illuminato ed aveva riso anche lei, allegramente, con loro.

Questa era mamma: una donna che a novanta anni era riuscita a conquistare una delle libertà più grandi: la capacità di ridere di se stessa.

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All Hallows’ Eve

Che vuol dire “Vigilia di Tutti i Santi”… il nostro Ognissanti….

Da qui Halloween.

Probabilmente già negli antichi ludi romane si può trovare traccia di questa festa, ma storicamente le origini vengono fatte risalire ai Celti, popolo di pastori, che alla fine dell’estate riportavano a valle le greggi. Finiva così la stagione estiva e il 1° novembre festeggiavano l’inizio del nuovo anno con la festa di Samhain, signore dell notte e delle tenebre. Nella notte gli spiriti dei morti tornavano a festeggiare insieme ai vivi il raccolto, e esorcizzavano la paura antica della morte e delle calamità…

Niente a che vedere con le zucche, le ragnatele ed  i fumetti pieni di spiriti, con i bambini che girano per le case con il loro “dolcetto e scherzetto”.

Non sarebbe niente di male se la festa non fosse diventata la festa del consumismo!

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Per questo domani io festeggio Tutti i Santi … anche se farò parte della minoranza!!!

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AUGURI, BUON ONOMASTICO A TUTTI!!!