NON RIESCO A CAPIRE

 Non riesco a capire

cosa c’è da festeggiare

il mio anno è cominciato

un giorno di giugno

in tempo di guerra

e ogni anno, quel giorno

finchè avrò vita

comincerà per me

un anno nuovo

 

Non riesco a capire

cosa c’è da festeggiare

una convenzione…

devo divertirmi

devo spendere

preparare cenoni:

mangerò avanzi

i giorni successivi

se non voglio sprecare

 

Non riesco a capire

cosa c’è da festeggiare

apro la televisione

e vedo morte

vedo fame

vedo solitudine

vedo lacrime

vedo povertà

chi muore per il freddo

dietro una colonna

Non riesco a capire

cosa c’è da festeggiare

domani è un giorno come un altro

(Fausta)

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Non amo questo giorno, non ho mai capito cosa ci sia da festeggiare ma dal cuore faccio a tutti l’augurio grande che il 217 porti un po’ di pace e serenità, che i cuori sappiano vedere i germogli di pace, di bene e di bellezza che sono presenti anche in questo mondo impazzito…

Non faccio propositi per l’anno nuovo (tanto non ne ho mai realizzato uno…) ma cerco di avere sempre occhi e cuore aperto alle novità che verranno… anche a quest’età so che c’è sempre da imparare ed è la vita vissuta pienamente la migliore insegnante!

BUON ANNO!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lascio la parola…

Lascio la parola ad Adriana Zarri , donna da me tanto amata…

   “Se c’è uno stagno, o anche soltanto una pozzanghera, il cielo ci si specchia, al tramonto ci si indugia la luce e, la notte, ci cade dentro la luna: tutto un mondo in una pozza d’acqua; e noi non l’avevamo visto. Distratti, assenti, avevamo solo fatto attenzione a non bagnarci le scarpe.”

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Il Natale dell’abete

Un bel racconto e un pensiero finale su cui dovremmo riflettere tutti!

La principessa sul pisello

NATALE
Nel mezzo, nel folto della selva fosca
un dolente lamento interrompe la quiete del crepuscolo,
e nell’ombra morbida della sera un rigoglioso abete sospira,
tremano le sue radici nel letto della terra,
sussurrano inquiete le sue lucide foglioline sottili,
perché all’alba, nel rosso del mattino, la sua condanna a
morte
sarà eseguita, con feroci lame taglienti,
le sue urla dolenti scuoteranno il bosco assonnato,
il suo tonfo farà tremare monti e valli,
a far destare gli uccellini spaventati,
i cervi che corrono via saltellando,
le volpi si ritirano nella loro tana,
le lepri si fermano, immobili, trattenendo il respiro.
La sua crudele sorte gioirà il mondo festeggiante,
il suo sacrificio accenderà le stelle lucenti d’una festa immensa,
la festa di doni,
la festa delle mille luci.

images1 Klara Erzsebet Bujtor
L’eco di passi rumorosi dell’anima
poesie, piccoli canti, aforismi

Per l’occidente, il Natale ha un significato di pace e…

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Immacolata

Vergine santa d’ogni gratia piena,

che per vera et altissima humiltate

salisti al ciel, onde miei preghi ascolti,

tu partoristi il fonte di pietate,

e di giustizia il sol, che rasserena

il secol pien d’errori, oscuri et folti;

tre dolci et cari nomi hai in te raccolti,

madre, figliuola et sposa;

Vergine gloriosa,

donna del Re che nostri lacci ha sciolti,

e fatto ‘l mondo libero et felice,

ne le cui sante piaghe,

prego ch’appaghe il cor, vera beatrice.

(Francesco Petrarca)

Cantata dai poeti, dipinta dagli artisti più famosi…

Come si sarà sentita Maria davanti ad una chiamata così improvvisa?

 

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