Archivi del mese: gennaio 2017
Un’amica…
Una mia cara amica ha scritto questa delicata favola. L’ho letta sulla sua pagina facebook e le ho subito chiesto se potevo condividerla. E’ tenera e piena di speranza.
Grazie Michela!
Favola del buongiorno
Controindicazioni: non adatta ai cuori duri, ma anche a quelli troppo teneri.
L’ho detto. 😜❤
(dedicata alla bambina che ero e che ancora sono, a volte)
La bimba, appena sveglia, per prima cosa aprì la finestra e mise fuori le bricioline per gli uccellini.
Attese.
Eccoli!
Li guardò con tenerezza e poi prese coraggio e disse:
“Mangiate e riprendete forza per volare fin laggiù, dove si piange sotto la neve, dite loro di resistere!”
Chiuse la finestra.
Una piccola lacrima scese sulle guance dolci.
La mamma l’abbracciò:
“E questa lacrima di tristezza?”
“no, mamma, non è di tristezza, è di speranza”
fine
e
inizio
Credo – John Davison Rockfeller
Da rileggere ogni tanto!
Credo nel valore supremo dell’individuo e nel suo diritto alla vita, alla libertà e alla ricerca della felicità.
Credo che ogni diritto implichi una responsabilità, ogni opportunità un impegno, ogni possesso un dovere.
Credo che la legge sia stata fatta per l’uomo e non l’uomo per la legge; e che il governo sia il servitore del popolo e non il suo padrone.
Credo nella dignità del lavoro, sia intellettuale che
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Cominciamo con una risata!
Oggi qui a Firenze la temperatura è di -5. Le previsioni dicono che resterà sotto lo zero per tutta la giornata….
Non facciamoci abbattere, ridiamoci sù..
Pasqua Epifania….
“L’epifania, che tutte le feste si porta via, ci riconsegni alla nostra quotidianità un poco più nuovi, un poco più capaci di gratitudine, solo un poco. Basterà!”
Un bell’augurio – che ho letto in un post amico – che faccio a me e a voi tutti!
Tutto torna a posto fino al prossimo anno
Fare spazio al nuovo che arriva
Siamo davanti ad una grotta, dove si sono rifugiati due giovani perché il loro bambino nascesse almeno sotto un riparo visto che nella città di Bethlehem avevano trovato solo porte e cuori chiusi.
Se il desiderio di verità ci spinge, come i magi, ad intraprendere un viaggio – che sia anche lungo e difficile non importa – se avremo volontà e perseveranza perché quello che cerchiamo è “il tesoro nel campo”, la festa di oggi ci dice di metterci in cammino: non aspettiamoci però di trovare un re su un trono sfolgorante!
Dobbiamo aprire gli occhi e liberare il cuore…
Qui prendo a prestito le parole lette anni fa sul web (non ricordo il nome di chi le ha scritte), che mi hanno illuminato la strada:
“Bisogna liberare un letto per ospitare qualcuno. Bisogna liberare il proprio dire per ascoltare. Bisogna liberare un tavolo per apparecchiarlo. Bisogna liberare le proprie ragioni per arricchirsi di punti di vista nuovi. Bisogna liberare un’agenda per vivere un incontro. Bisogna liberare i nostri rimorsi per vivere solo cominciamenti. Bisogna liberare i rimpianti per scoprire senso in tutto. Bisogna liberare il bisogno di controllare per assaporare l’ebbrezza della fiducia. Bisogna liberare il proprio avere per scoprire i miracoli della condivisione. Bisogna non aver paura di togliere qualcosa. Togliere non è perdere, non è ridurre, è esattamente il contrario. Togliere è fare spazio alla novità, alla vita che cresce, al bene che moltiplica tutto ciò che abita.”
Buona Epifania!
Compito a casa
Per quest’anno il primo buon compito è quello di segnare per ogni casella – per ogni giorno cioè – una cosa bella che ci è accaduta, anche piccolissima …
Se apriamo bene gli occhi, se apriamo il cuore e la mente vedremo che ogni giorno porta in dono qualcosa di bello e di buono e la nostra vita ne avrà un gran giovamento!
Allora forza, diamoci una mano e facciamo insieme questo proposito, farà bene a noi e chi ci sta vicino… e forse riusciremo a contagiare altri in una bella epidemia!!!