Gèmmea l’aria, il sole così chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l’odorino amaro
senti nel cuore…
Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno.
Silenzio, intorno: solo, alle ventate,
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cader fragile. È l’estate,
fredda, dei morti.
Giovanni Pascoli
ben tornta Fausta. E’ un vero piacere leggere qualcosa di tuo. Come stai?
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Molto meglio, grazie!
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mi fa molto piacere.
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Cara Fausta abbi un sereno mese di novembre tvb bussi 💋 Rebecca 🌻
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Buon mese di novembre Fausta cara. Leggo qui sopra che stai meglio e ne sono davvero soddisfatta. Ti pensavo.
Sempre bello rileggere Pascoli e questa poesia è quasi un prodotto a tre dimensioni: odori, sapori e rime… bello.
Un abbraccio.
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Da quanto tempo non rileggevo questa poesia! Grazie Fausta, ciao
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bellissima
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