Capitano dei momenti in cui una foto, una parola, ti portano indietro nel tempo…
L’avete visto…mi succede spesso, sarà l’età o il fatto che il tempo per pensare fortunatamente si è dilatato.
Così una poesia letta ieri mi ha rimesso davanti agli occhi la nostra canina Lalla.
Lalla arrivò in casa nostra negli anni 80, piccolissima, più o meno 15 giorni…
Eravamo in vacanza a Baia Felice, sul litorale Domizio. Da poco era sparito il nostro cane, un setter bianco-arancio con tanto di pedigree e campione di bellezza. L’aveva voluto mio marito cacciatore (allora) che se ne era innamorato. Un giorno il cane si era perso nel bosco e non era tornato (cosa che faceva sempre pur allontanandosi per qualche tempo). Lo cercammo dappertutto ma inutilmente…
Fu un dolore immenso per mio marito e per me e le figliole perché gli eravamo tutti molto affezionati, e quando in una passeggiata sul mare vedemmo una canina giovanissima ma molto simile al nostro Jack ci fermammo a parlare col il proprietario che ci disse che doveva farla figliare per cui, se volevamo, ci avrebbe avvisati e avremmo potuto prendere uno dei cuccioli.
Quando mesi dopo arrivò la telefonata mio marito e il fratello partirono subito. Ma arrivati laggiù trovarono una meticcia nera e marrone, minuscola, che ovviamente fu regalata con tante scuse in verità poco plausibili.
Nonostante tutto fu messa in una scatola da scarpe, anche se sia mio marito che il fratello fossero sicuri che sarebbe morta per la strada tanto sembrava debole…
Ma una volta arrivata a casa cominciò a fare le feste a tutti, divorò una ciotola di latte e si addormentò tranquilla. La mattina dopo era vispa come un grillo!
Per un po’ di giorni bevve latte ma poi passò – nonostante fosse tanto piccina – alla carne. Il suo appetito crebbe con la taglia e solo perché a caccia faceva chilometri non diventò un bidoncino… invece rimase sempre snella.
Lalla restò con noi per 15 anni, un personaggio dalla simpatia e intelligenza unica, che faceva innamorare tutti e in casa era come una figlia per noi e una sorellina per le bambine. Ci regalò tanto amore e ne ebbe tanto da noi ed è per questo che le parole di questa poesia di Anonimo mi hanno tanto toccato.
Eccola:
Di volta in volta, le persone mi dicono,
“ma va, è solo un cane” o
“sono un sacco di soldi solo per un cane”.
Loro non capiscono le distanze percorse,
il tempo speso, o le spese necessarie
“solo per un cane”.
Alcuni dei miei momenti più orgogliosi
sono avvenuti con “solamente un cane”.
Ho passato molte ore con “solo un cane”
come mia unica compagnia,
ma non mi sono mai sentito trascurato.
Alcuni dei miei momenti più tristi
sono stati sorretti da “solamente un cane”,
e in quei giorni di buio,
il dolce tocco di “solamente un cane”
mi ha dato conforto e ragione per superare la giornata.
Se anche tu pensi che sia “solo un cane”,
allora probabilmente non capirai frasi come
“solo un amico”, “solo un’alba”, o “solo una promessa”.
“Solo un cane” porta nella mia vita
la vera essenza d’amicizia, fiducia, e gioia pura e sfrenata.
“Solo un cane” tira fuori la compassione e la pazienza
che mi rende una persona migliore.
A causa di “solo un cane” mi rialzerò presto,
farò lunghe passeggiate e guarderò al futuro con desiderio.
Quindi per me e per la gente come me,
non è “solo un cane”,
ma l’espressione di tutte le speranze ed i sogni del futuro,
gli adorabili ricordi del passato, e la pura gioia del momento.
“Solamente un cane” porta alla luce ciò che c’è di buono in me
e devia i miei pensieri lontano da me
e dalle preoccupazioni della giornata.
Spero che un giorno tutti potranno capire
che non è “solo un cane” ma la cosa
che mi dà umanità e mi mantiene “solo un uomo”
Quindi la prossima volta che senti questa frase
“solamente un cane”, sorridi,
perché loro “solamente non capiscono”.
Anonimo
Hai proprio ragione Fausta, non è per niente “solo un cane”… bisogna averli avuti e avergli voluto bene per capire. Il mio mi è morto tra le braccia sei anni fa, e la sera ancora mi aspetto che venga a salutarmi… (anche perché spesso era l’unico che lo faceva… 😉 )
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Che meraviglia! I “solo un cane” sono i nostri angeli,gli amici più sinceri che potremo mai avere
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i cani diventano di famiglia. Ci si affeziona e proviamo dolore quando se ne vanno.
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Bello….grazie per aver condiviso il ricordo e le belle parole della poesia.
Un saluto
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Il tuo ricordo è tenero e la poesia di Anonimo è commovente.
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Questi racconti mi commuovono sempre, avere un cane è un dono immenso e perderlo un gran dolore.
Lo so, per esperienza.
Un abbraccio
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No, neppure per me la mia Momila è solo un cane perchè sa capire i miei stati d’animo e quando ho pensieri molesti lei, ormai anziana (17 anni) mi guarda dalla cuccia e non mi abbandona.
Un giorno, spero ancora lontano, Momilla e Lalla s’incontreranno e parleranno di noi che le abbiamo amate… ed è stato un privilegio.
Un abbraccio, cara Fausta.
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Un privilegio grande, verissimo Sari!
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Figurati quando sentono che col cane ci parli. E lui ti risonde, pure.
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Spesso è l’unico che ti ascolta veramente!!!
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Noi siamo al terzo e quarto e chi mi dice “è solo un cane” rischia una risposta adeguata
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