AVVENTO

Affascinate, cieli, con la vostra purezza queste notti d’inverno
e siate perfetti!
Volate più vive nel buio di fuoco, silenziose meteore,
e sparite.

Tu, luna, sii lenta a tramontare,
questa è la tua pienezza!

Le quattro bianche strade se ne vanno in silenzio
verso i quattro lati dell’universo stellato.
Il tempo cade, come manna, agli angoli della terra invernale.

Noi siamo diventati più umili delle rocce,
più attenti delle pazienti colline.

Affascinate con la vostra purezza queste notti di Avvento,
o sante sfere,
mentre le menti, docili come bestie,
stanno vicine, al riparo, nel dolce fieno,
e gli intelletti sono più tranquilli delle greggi che
pascolano alla luce delle stelle.

Oh, versate, cieli il vostro buio e la vostra luce sulle nostre
solenni vallate:
e tu, viaggia come la Vergine gentile
verso il maestoso tramonto dei pianeti,
o bianca luna piena, silente come Betlemme!

 

(Thomas Merton)

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  1. Ciao Fausta. Come va? Ho visto il tuo coommeto. Ti riporto qui la mai risposta, teste’ scritta:
    Ciao Fausta. Si’, speranza. Spernza che ci sia (scrivo per me…) questo “spirito paterno”. Per il mondo e anche perche’, se c’e questo Spirito, la nostra esistenza non si limita alla nostra biologia e a questo tempo finito. “…tutto questo, per te spero, pur nel dubbio del mistero..” – da una lunga poesia che scrissi per Margherita- sai perche’ mi feci chiamare Marghian… per lei. Appuunto, se pre me non posso parlare di fede nel senso stretto, posso comunque parlare di speranza. Questa c’e’. Per questo, ci rifletto molto.

    (Aggiungo qui: nell’Avvento, si sente molto questo bisogno di tarascendenza. Ma e’ un bisogno che tutti dovremmo sentire, sempre. Nei dsicorsi fra amici non se ne parla mai. Purtroppo)

    Oggi in piazza hanno aperto il mercato di Natale. Ci stara’ fino a Santo Stefano o a Capodanno. Ciao Fausta, grazie e buone feste 🙂 🙂

    Marghian

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  2. Ciao Fusta, come stai?
    Da bambno chiamavo l’avvento ..”attrento” (da bambino eh? Sottolineo da bambino 🙂 “Avvento…attrento, e’ di piu’!”, dicevo (sai, venti, trenta…”attrento” 🙂 ).

    Non ti scrivo (anzi, si’) come chiamavo il presepe! “Il Pelè”, perche’ il noto ex calciatore brasiliano, Pele’, ancora in vita, si chiama Arantes Do Nascimiento, e “do nascimiento” significa “del presepe”, ecco perche’. Ciao Fausta 🙂

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