Il mio pensiero è con loro, queste parole mi pesano sul cuore…
Di conto cosa mi è rimasto
sguardi tristi, sofferenza, miseria
il fardello del migrare, la terra promessa.
Promessa da chi? Fuggire per cosa?
La morte che aleggia giorno dopo giorno
insistente e vigliacca
il mare, la speranza; miraggi di vita.
Il dolore morde il cuore, la salvezza è lontana
un sogno che allo scocco dei minuti,
tra l’urlo delle onde cade in frantumi
sfruttati derisi da secoli, un popolo minore, alcuna importanza.
Egoismi, denari, malvagità svendute per nulla.
Il porto è lontano, soltanto un flagello perpetuo si ode
racchiude il mondo, il mio mondo.
Fuggo, prego, e disperato scruto l’ orizzonte
non ho scelto dove nascere,
in quel profondo luogo ho visto la prima luce
ora supplico e, ancora prego
Mi chiamo Amir e non sono nessuno
soltanto un essere umano.
Bellissimo post…..
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Se Amir è un essere umano, e lo è,al di sopra di lui c’e soltanto il Cielo. Ciao Fausta 🙂
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