Fede vera, forte, senza fronzoli..
E’ come fosse l’ora zero della fede. Non la disperazione ma la preghiera rivolta al vuoto, a quella che sembra un’assenza insuperabile. David Maria Turoldo cantore di un cristianesimo scabro, complesso e agonico, mai comodo eppure fieramente vissuto come una continua lotta con l’Angelo ci offre più che una poesia una meditazione sul nostro stesso modo di pensare Cristo, la speranza, la trascendenza. Non c’è un aggettivo sprecato, né una sillaba che sfiori la retorica. Solo la parola ruvida, nuda ma robusta a reclamare il diritto a una risposta anche davanti all’abisso di quello che pare il Nulla
No, credere a Pasqua non e’
giusta fede:
troppo bello sei a Pasqua!
Fede vera
e’ al Venerdi’ Santo
quando Tu non c’eri
lassu’.
Quando non una eco
risponde
al suo grido
e a stento il Nulla
da’ forma
alla Tua assenza.
Buon venerdì santo cara Fausta.
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Buon venerdì e buona Pasqua già in anticipo
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buona Pasqua, Fausta.
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Sempre bello leggere Turoldo e, soprattutto te, mia cara.
T’auguro ogni bene e ti lascio un abbraccio pasquale.
Ciao.
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Grazie Sari, per me è sempre una gioia trovarti sul mio blog che purtroppo ho tralasciato assai. Auguro anche a te una serena Pasqua!
Un abbraccio
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