Da Fausta, Barbara e Sabina
18/09
Ieri pomeriggio, dopo giorni in cui ti vedevo solo ripiegato in triplice flessione con un’espressione di sofferenza disegnata immobile sul viso, entro in una quiete ovattata di un nuovo reparto dove termineremo insieme il viaggio e ti trovo magicamente disteso supino, le gambe allungate, l’espressione rilassata. Ti lascio riposare dopo essere stata bonariamente ripresa da una collega per aver disturbato il tuo riposo e aspetto accanto a te. Il regalo più bello quando ti svegli…..”babbo, sono qui, riesci a vedermi?” e mi appoggio la tua mano sul viso. Mi guardi per due minuti come per mettermi a fuoco e poi ti apri in un sorriso sdentato che più bello al mondo non può esistere. Ti voglio un bene immenso babbo (Barbara)
Parlarsi con gli sguardi e dirsi che c’è un filo che è eterno, più forte ancora di quanto lo erano le parole. Anche il minimo accenno di un sorriso o un incomprensibile borbottio sono un regalo…(Fausta)
30/09
E dopo averci salutati tutti, in silenzio te ne sei andato. Finalmente libero da quel letto e da quella malattia bastarda….. addio babbino, ti ho voluto e ti voglio un mondo di bene (Sabina)
Ciao Romano, tra una baruffa e l’altra ci siamo voluti un sacco di bene e questo è quello che conta per me! (Fausta)
1 ottobre
Comincia ottobre senza te…
Oggi era il giorno del distacco, il giorno più difficile per me, mia sorella e mia mamma. Per Ilaria e Matteo. Ringrazio con tutto il cuore chi con amore e rispetto non solo è venuto a salutare babbo ma anche per stare vicino a noi tre, a noi 5. Babbo era contento di essere qui a Livorno, diceva sempre che gli piaceva cenare tutti insieme. Era felice di vedere i suoi nipoti. Il peggioramento della malattia non gli ha dato molto tempo ma in questi mesi essere stati tutti insieme è stato un bel regalo. Per noi da ora in poi sarà tutto più difficile, più triste, più brutto ma siamo insieme e sappiamo che chi ci vuole bene ci starà vicino, il resto non conta. (Sabina)
Alla fine di questa lunga giornata mi suonano in mente le parole del vecchio Simeone nel suo Cantico: “Ora lascia, Signore, che il tuo servo vada in pace…”
Ci mancherai tanto, Romano, ma ti ringraziamo per essere stato per tanti anni in cammino con noi. 53 anni insieme non sono pochi!
E fai il bravo lassù, non fare troppi scherzi come tuo solito! (Fausta)
04/09
Tutto sembra uguale, ma tutto è diverso….(Sabina)
“Nascere non basta.
È per rinascere che siamo nati.
Ogni giorno.”
(Pablo Neruda)
E ti voglio ricordare così
sono giorni tristi quando una persona cara ci lascia. Un vuoto difficile da colmare.
Un abbraccio forte, Fausta
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Ti strigo con infinita dolcezza, al mio cuore.
Una preghiera per te.
❤️
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Ti abbraccio Fausta. Il saperti insieme ad altri familiari e il vostro sostenervi a vicenda avrà reso il distacco meno penoso. L’avete accompagnato con amore al grande passo.
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non “sincere condoglianze”, frase che crea un distacco siderale tra le anime. auguro a voi tutti di avere il cuore sempre colmo della generosità con cui la vita vi ha portato amore, tenerezza, ma anche tensioni e momenti meno propizi. tutto ciò ha contribuito a formare le persone che siete oggi. e questo patrimonio, che non ha limiti né carezze a sufficienza, sarà per sempre vostro.
senza pretese vi prego di valutare l’ipotesi che da oggi non sarà tutto più difficile, sarà diverso: colmate questa diversità con momenti di raccoglimento e di gratitudine. perdere una persona cara può volere dire molte cose, alcune indecifrabili al prossimo perché personali e insindacabili. forse, e mi rendo conto che sia un punto di vista che non dà sollievo, forse è solo un segnale che vi incita a continuare con le vostre gambe, che sono belle e muscolose perché Babbo ha lavorato sodo per voi. Un abbraccio. In silenzio.
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