Oggi ripensavo alla giornata di Natale, così inaspettatamente gioiosa, piena di calore, di sorrisi, di risate, di piatti appetitosi, di crostini preparati tutti insieme in cucina nel caos delle persone e del “nostro” Teo – cane ingombrante ma dolcissimo, impazzito dai profumi che gli arrivavano al naso, che elemosinava con sguardo tenero qualche bocconcino…
Buonissimo l’antipasto, strepitose le lasagne della zia Francesca, eccellente l’arista tenera e succulenta e le patate al rosmarino dello chef Sabina… ma la frutta? Eppure l’avevo presa: clementine, uva e anche due melograni portafortuna…
Vado a vedere in veranda e infatti c’erano le buste di carta piene della bella frutta… mi è scappato un sorriso. Non sarebbe successo se ci fossi stato tu: era la tua passione preparare dei bellissimi vassoi che sembravano quadri, non lo lasciavi fare a nessun altro!
Ecco, anche se in ritardo, ho preparato io il cestino, non so se l’approverai ma ci ho messo tutta la mia buona volontà!
E come ti abbiamo sentito tutti presente e anche divertito a Natale, così ti penso io ora, che magari scuoti la testa… “potevi fare meglio!”
Nel leggerti percepisco tanta serenità e questo mi fa piacere per te. Il distacco da tuo marito non è stato traumatico ed il suo ricordo è dolce. BRAVA. Un abbraccio.
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che bel Natale gioioso avete trascorso con ‘Lui’ che vi ha guardato con invidia da lassù.
Sereno fine anno e felice anno nuovo, Fausta
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