San Giuliano Terme

Con la complicità di un gennaio che ci sta regalando splendide giornate, sabato scorso con mia figlia Sabina siamo andate a fare un giro nei dintorni di Livorno, un territorio per noi ancora tutto da scoprire. Così in una mappa antica.

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Meta scelta San Giuliano Terme, località subito dopo Pisa e quindi vicina, da non dover stare troppo tempo in macchina.

Abbiamo scelto di fare la strada ordinaria per godere il paesaggio, con la bellezza di viaggiare a “velocità di crociera” in tutto relax.

San Giuliano Terme è un comune della provincia di Pisa, conosciuto in antichità come Aquae Pisanae e poi come Bagni di Pisa.

La prima cosa che colpisce all’arrivo è lo splendido Palazzo d’estate del Granduca di Toscana, ora diventato un hotel ed una Spa d’eccellenza.

caffè

A proposito di Spa sono andata a cercare da cosa derivasse il nome ed ho trovato due diverse interpretazioni: una dice che il nome deriva dalla città belga di Spa, famosa sin dai tempi dell’antica Roma per le sue acque termali, da cui Spa è diventato il termine generico per indicare il termalismo; l’altra, per me più intrigante, sarebbe l’acronimo di Salus per aquam…

Poco più in alto del palazzo c’è una stravagante costruzione, il Café House, un edificio rettangolare con archi aperti, sostenuto da dieci pilastri, riservato ai clienti delle terme, da cui si poteva vedere tutta la pianura pisana.

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Alle Terme si arriva attraversando il ponte sul Fosso del Mulino che porta alla piazza antistante l’ingresso.

fosso mulino

Non ci siamo allontanate molto da lì ma le stradine intorno si aprono su scorci piacevoli,

sabina

graziose palazzine

casina

e angoli fioriti.

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Le morbide colline verdi che la circondano formano belle geometrie con i tetti delle case

geometrie

e della Chiesina con la sua campanella.

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Sulla via principale – la strada dell’Abetone – si trova anche un antico istituto, ormai in disuso, l’OPA – Opera Pia dei Bagni di San Giuliano – che permetteva anche ai poveri di usufruire almeno in parte del benessere delle acque termali. La struttura è malridotta ed è un peccato perché ha una bella facciata e penso che anche l’interno debba essere molto interessante.

OPA

Sulla strada del ritorno – oramai erano le 13 – abbiamo visto un Ristorante Sushi … decisione immediata: “ci fermiamo a pranzo qui”!

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Tutto ottimo…risaliamo in macchina e ci avviamo lungo la strada circondata dai pini ma, come la ciliegina sulla torta, uno slargo tra il verde … e ci appare questa meraviglia!

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Epifania

Epifania di David Maria Turoldo

 

Eran partiti da terre lontane:

in carovane di quanti e da dove?

Sempre difficile il punto d’avvio,

contare il numero è sempre impossibile.

Lasciano case e beni e certezze,

gente mai sazia dei loro possessi,

gente più grande, delusa, inquieta:

dalla Scrittura chiamati sapienti!

Le notti che hanno vegliato da soli,

scrutando il corso del tempo insondabile,

seguendo astri, fissando gli abissi

fino a bruciarsi gli occhi del cuore!

 

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Con oggi si torna ai giorni normali – ma conservando il desiderio e la curiosità del cammino e della ricerca – perchè

Pasqua Epifania tutte le feste si porta via!

La forza della vita

Il mio augurio di buon anno per tutti i miei amici!

Per darci la pazienza della speranza

Per ricordarci che la vita è sempre la più forte anche quando sembra sconfitta e che è capace di sorprendere…sempre

Allora do fiducia all’anno nuovo con queste foto che mi hanno commossa e mi hanno dato tanta gioia!

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Kim Phuk – Hiroshima 1945 –  il terrore e il dolore di una bimba

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Kim Phuk oggi con il figlio Stephen.

Il simbolo della guerra è diventata un sorriso di pace!