Ciao Raffaella!

Sei stata e sei ancora tanto amata, e sono sicura che lo sarai sempre, indimenticabile compagna delle nostre serate televisive!

Assommavi in te bellezza, grazia, gentilezza ma anche determinazione, coraggio, spirito di sacrificio, una grande lezione di vita.

Mi piace pensarti così nel Cielo dove starai deliziando tutti con la tua bravura e la tua gioia di vivere, con questa delicata vignetta di Covino 204

IL PASSEROTTO

È dall’inizio del pomeriggio che sento cinguettare sul balcone ma così da seduta non riesco a vedere chi è. Deve essere il passerotto che viene spesso a becchettare sulle piante, con garbo, senza sciupare niente. Forse è la sua gentilezza che lo tiene lontano dal gruppo chiassoso che si litiga le briciole sull’altro balcone…

Oggi però c’è qualcosa di diverso, va e viene, continuamente…

Devo assolutamente guardare cosa fa, così mi alzo e lo aspetto nascosta dietro la tendina, armata della macchina fotografica perché sono sicura che c’è qualcosa di bello da conservare.

Eccolo che arriva e si posa sulla grande ciotola che aspetta la fine delle giornate di pioggia per riempirsi di primule colorate. Quel pochino di erbetta che copriva la terra si è trasformata in paglia…

Il passerotto arriva e comincia a strappare quei fili di paglia e quando in bocca ne ha un bel mazzettino riparte per tornare dopo poco a fare un altro raccolto.

Quattro ore son passate in questo via vai, con tanta pazienza il passerotto ha raccolto un bel mucchietto di paglia tenera… sta preparando il nido per accogliere i suoi piccoli!!!

Ho posato la macchina fotografica, non me la sento di disturbarlo: è troppo importante il suo lavoro ed è fatto con tanta fatica e tanto amore che posso solo restare lì a godere lo spettacolo, in silenzio e ferma!

E così l’unica foto è quella della ciotola con i suoi filini di paglia. Il passerotto immaginatelo voi, un piccolo, tenero uccellino con il suo carico di amore e di tenerezza!

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